Rsl anticipi: Lugano sconfitto a Sion, GCZ vittorioso in casa
Sconfitta, per il Lugano di Zeman, sul difficile campo del Sion, in Vallese. Peccato, perché i bianconeri hanno giocato una buona partita, anche se, pur iniziando bene, hanno lasciato il campo con la testa qualche minuto prima del termine dell’incontro, come ha anche evidenziato l’allenatore, nelle interviste di fine partita.
Inizio con un Sion che, come sempre, lascia spazi. I ticinesi si fanno vivi davanti, e Bottani trova finalmente il gol su azione, con un diagonale che finalizza un fraseggio Sabbatini-Čulina. I ticinesi giocano bene, e dopo neppure dieci minuti potrebbero addirittura raddoppiare, ma Donis, perde l’attimo per punire i biancorossi. I vallesani, dopo quest’azione, si scuotono, e vanno con decisione a caccia del pari: sale in cattedra il giovane portiere Salvi, che alla mezz’ora, salva su Konaté.
A inizio ripresa, inizia lo show dell’attaccante greco Theofanis Gekas, che trova il pari con uno scatto sul filo del fuorigioco. Il Lugano, però, non molla: i ritmi sono piuttosto elevati, Sabbatini e Bottani si disimpegnano bene, ma ai bianconeri manca il guizzo decisivo. Poi, l’episodio chiave dell’incontro: Datković deve uscire dopo uno scontro con Konaté e il sostituto, Malvino, gioca un finale disastroso: all’85’ non anticipa Gekas, che fa così 2-1. Prima del vantaggio vallesano, annullato un gol di Donis per fuorigioco dubbio. Gekas cala il tris all’88’. La partita è ormai virtualmente terminata, ma l’arbitro fa ancora in tempo a sorvolare su un possibile rigore in favore del Lugano, mentre un tiro di Alioski si stampa sul palo.
Zeman, a fine partita, pur con la solita flemma, è apparso furioso con il direttore di gara, anche se ha ammesso il calo di concentrazione cruciale da parte della sua squadra, nella seconda parte del secondo tempo: “C’è dispiacere per come sono arrivati i gol. Abbiamo fatto soprattutto all’inizio, giocando insieme. Poi siamo arretrati per difendere il vantaggio, e sul gioco arretrato abbiamo carenze, nel senso che marchiamo male e non prendiamo i giusti riferimenti. I cambi? Due giocatori in campo nella prima frazione non stavano bene, resistere in nove impossibile, e ho dovuto toglierli; Malvino ha sostituito un infortunato, non ha fatto bene; anche se non abbiamo perso per colpa sua, ma sta rendendo meno, rispetto a quello che ci aspettavamo da lui. Non sono d’accordo se mi dite che eravamo stanchi nel finale: avevamo segnato una rete sull’1-1 e ce l’hanno annullata, a fine incontro abbiamo preso un palo e, secondo me, c’era anche un rigore. Abbiamo giocato fino al termine, anche se non mi spiego quel calo di concentrazione a un quarto d’ora dalla fine. L’arbitro? Penso abbia fatto la partita di più lui da solo che le due squadre.”
Nell’altro anticipo del sabato, il Grasshopper di Pier Tami è tornato alla vittoria, dopo cinque partite di digiuno. Le Cavallette hanno superato il San Gallo per 2-0, difendendo la terza piazza della classifica dall’assalto proprio del Sion. A decidere l’incontro, i gol di Tabaković al 9′, e di Dabbur all’85’.