Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
Il primo nome della top11 di giornata è un nome che non t’aspetti: Pelagotti, vice Skoruspki nell’Empoli, atteso da un turno sulla carta agevole in casa contro il Verona. Per lo stesso motivo, il primo su cui puntare fra i difensori è Tonelli, che ha riposato all’Olimpico ed è pronto a riprendere posto fra i titolari. Assieme all’empolese, spazio a Lichtsteiner (anch’egli a riposo domenica e pronto per la sfida alla Lazio, sua ex squadra) e Miranda (il brasiliano dell’Inter è stato fra i migliori contro il Napoli e merita la riconferma). Nella zona nevralgica del campo scegliamo Hiljemark (il Palermo deve vincere e ha bisogno degli inserimenti del suo “svedesone”), Fernando (apparso in grande spolvero nelle ultime uscite), Paganini (reduce da due ottime prestazioni) e Perišić (se il croato avesse giocato il girone d’andata come ha giocato quello di ritorno, l’Inter forse avrebbe già archiviato la qualificazione alla prossima Champions). Infine il tridente: El Shaarawy (non ha giocato a Bergamo e scalpita per la gara dell’Olimpico contro il Toro), Gabbiadini (ultima da titolare perché poi torna Higuaín, meglio darsi da fare) e Vázquez (stesso discorso fatto per Hiljemark: il Palermo è disperato e ha bisogno della classe dei suoi uomini di punta).
Dispiace inaugurare la flop11 con un grande portiere come Marchetti, ma la trasferta di Torino contro la Juve è proibitiva anche per la Lazio, che farà la sua partita, ma verosimilmente subirà qualcosa. In difesa tre nomi da accantonare: Piris (giocherà per via della squalifica di Felipe, ma se lo scorso anno aveva fatto della continuità il suo punto di forza, non si può dire lo stesso in questa stagione), Rossettini (malissimo contro il Toro, meglio farlo riposare visto che giocherà al San Paolo) e Pavlović (reduce da un’infiammazione al piede, non è nemmeno detto che giochi titolare). Evitiamo fra i centrocampisti Diamanti (non è più quello di una volta e D’Alessandro, in questo momento, merita il posto), Diawara (giocatore da pochi bonus. Contro Allan e compagni non sarà una passeggiata), Obi (con Acquah e Benassi ai box potrebbe giocare, ma il suo rendimento quest’anno è un’incognita) ed Emanuelson (altro giocatore lontano parente di quello visto anni fa). L’attacco, stavolta, è a sorpresa, perché rinunciamo a due big come Dybala e Insigne (se abbiamo valide alternative, ovviamente): il primo potrebbe cedere il posto a Zaza e negli ultimi tempi è parso un po’ appannato, il secondo, ugualmente, potrebbe rifiatare a favore di Mertens, per poi tornare al cento per centro lunedì contro la Roma. Il terzo nome è quello di Floccari: male come sostituto di Destro, non segna da dodici giornate.