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Tennis, ATP Masters 1000 Montecarlo: promossi e bocciati

Cala il sipario sul primo Masters 1000 stagionale su terra rossa. A Montecarlo si interrompe il dominio di Djokovic, uscito a sorpresa nel secondo turno e si applaude il ritorno alla vittoria di Rafa Nadal che conquista il suo nono trofeo in carriera qui nel Principato. Analizziamo insieme i promossi e i bocciati di questo terzo appuntamento stagionale fra i Masters 1000.

Nadal voto 8,5: lo avevamo lasciato allo stremo in quel di Miami, lo ritroviamo nel Principato alla 100esima finale in carriera, riuscendo a portare a casa il Masters 1000 n.28 (eguagliato il fresco record di Djokovic). Non vinceva un torneo cosi prestigioso da due anni. Montecarlo è casa sua. Per Parigi… il serbo è avvisato. Bentornato

Monfils voto 8: a 29 anni è arrivata la maturazione completa dell’istrionico Gael. Messi da parte colpi circensi e sceneggiate col pubblico, il francese disputa un ottimo torneo aiutato nel tabellone dalla prematura uscita di scena di Nole. Con autorità arriva fino in fondo dando battaglia a Rafa per almeno due ore di gioco. Poi finisce la benzina ed è tripudio spagnolo. Applausi convinti

Tsonga voto 7,5: si prende il glorioso scalpo di Federer nei quarti di finale in un torneo condotto con convinzione nei propri mezzi. Si lascia però tramortire troppo frettolosamente nel derby francese con Monfils in semifinale, incapace mentalmente di stare dentro una partita decisamente alla sua portata. Corrente alternata

Murray voto 7: dopo le vacanze americane, decide finalmente di disputare un buon torneo su una superficie che in carriera gli ha sempre dato magre soddisfazioni. Centra la semifinale spaventando Nadal per un set e mezzo prima di spegnersi alla distanza. Positivo

Vesely voto 7: miglior attore non protagonista. Interrompe il dominio di Djokovic disputando la miglior partita in carriera e poco importa se il suo torneo di fatto finisce li. Da n.53 del mondo potrà raccontare ai nipotini di come sia riuscito a mettere la museruola al dominatore serbo. Oscar

Federer voto 6.5: superata la febbre con antibiotici e relax prolungato, si presenta in discreta forma a Montecarlo arrivando fino ai quarti per essere sorpreso da uno Tsonga evidentemente molto più in palla di lui. Non gli si poteva chiedere la luna, ma ora c’è da stringere i denti fino a Parigi e poi sognare Wimbledon… Romantico

Raonic voto 6,5: il suo gioco non si sposa alla grande su una superficie lenta come la terra, ma il buon canadese centra comunque la semifinale, dimostrando di essere pronto per la top ten. Mezzo voto in meno per la brutta sconfitta senza mordente contro Murray. Continuo

Wawrinka voto 6: un piccolo passetto in avanti rispetto alla disastrosa tournee americana. Arriva ai quarti centrando un bella vittoria negli ottavi contro il sempre ostico Simon. Un voto in meno per l’inguardabile partita offerta contro Nadal a dimostrazione che le scorie a stelle striscie non sono del tutto superate. Brodino

Djokovic voto 5: se tiri la carretta per due anni mangiando avversario e tornei, alla fine devi prendere fiato e pagare il conto, che in questo caso di nome fa Jiri e cognome Vesely. Non gli accadeva di uscire subito da un torneo importante da 3 anni… niente drammi, può capitare. I 30 errori gratuiti nella clamorosa sconfitta contro il ceco gli valgono però l’insufficienza nel torneo. riposo forzato

Thiem voto 5 : torneo molto balbettante, insicuro nei primi turni contro avversari decisamente alla portata, a fatica approda agli ottavi cedendo di schianto contro Nadal. Ancora una volta sperpera una marea di palle break che gli avrebbero consentito almeno di giocarsela alla pari con il ritrovato campione spagnolo. Appannato