Lugano, Zeman: “Non racconto bugie”
Torna la RSL svizzera, e per il Lugano è prevista una difficilissima trasferta a Berna, nella tana dello Young Boys di Hütter. I gialloneri sono una squadra valida in ogni reparto: il portiere Mvogo, per esempio, è il titolare della nazionale U21. Davanti schiera giocatori come Ravet e Hoarau, che, in cifre, fanno 19 reti (i bianconeri ne hanno segnate, tutti assieme, 33). La squadra bernese è anche, fisicamente, molto tosta: le statistiche dicono che ha commesso 466 falli (contro i 350 dei ticinesi). Numeri che fanno riflettere: serviranno grinta e muscoli, per uscire indenni dallo Stade de Suisse, finora violato, in campionato, una sola volta, proprio dai bianconeri, nel girone d’andata.
La squadra, ha passato una settimana, tutto sommato, tranquilla: l’ambiente sportivo ticinese è concentrato sulla finale dei play off di Hockey su ghiaccio (proprio contro il Berna: e domani, al termine dell’incontro di calcio, basterà attraversare la strada per raggiungere la pista degli Orsi, e godersi Gara 4), e questo ha tolto (proprio come si augurava Zeman) un bel po’ di tensione sulla compagine bianconera. I tifosi della curva, nei giorni scorsi, hanno appeso, fuori da Cornaredo, uno striscione di sostegno nei confronti dei giocatori, secondo loro troppo criticati da presidente e allenatore: la società non ha commentato l’episodio, ma comunque è il segnale che il sostegno dei tifosi non viene meno: e questo, è ritenuto un ingrediente fondamentale per arrivare alla salvezza. Tutti, soprattutto in società, dal presidente all’allenatore, passando dal direttore sportivo, si aspettano una reazione, del resto sempre avvenuta, dopo partite perse malamente.
Zeman ha invece incontrato, come da tradizione, i giornalisti nella sala stampa di Cornaredo. Ecco le sue principali dichiarazioni: “Sono andato via domenica senza parlare, per non peggiorare la situazione. Non abbiamo fatto niente di positivo, e non volevo dire cose che avrebbero appunto riscaldato gli animi. Lo striscione dei tifosi? Hanno sbagliato bersaglio. Tornando a domenica, non è la prima volta che ci perdiamo: valuto che si sia trattata di una mancanza di concentrazione, perché il Sion non ha fatto molto per vincere 6-0. Glielo abbiamo permesso noi con il nostro comportamento. Ogni volta che i giocatori hanno preso una botta, hanno saputo reagire, anche se penso sarà difficile vincere due volte a Berna, in una stagione. Non ci possiamo opporre a loro tecnicamente, perché sono più forti: ma noi siamo in grado di supplire a questo con l’organizzazione di gioco.”
L’intervista è proseguita: “Malvino? Si perde tatticamente: ha bisogno di concentrarsi in partita. Mentre ogni tanto perde la ragione, vuole fare il regista e si arrabbia. Credo che la coppia difensiva titolare abbia qualcosa di più di Urbano, soprattutto contro attaccanti fisici. Su Tosetti, dico che qualche partita ottima l’ha fatta. Negli ultimi tempi non riesce ad esprimere quello che sa fare: domenica ha preso un colpo, e ha cercato di continuare, anche se non era nel pieno delle possibilità. Penso che sia criticato poco rispetto a quello che sta facendo ultimamente, ma fa parte del calcio: elogi quando fai bene, critica quando fai male: giusto che sia così, indipendentemente da come ti chiami. In fondo, è successo anche a Maradona di giocare male.”
“Domenica hanno fatto male tutti: Alioski non mi dà grosse garanzie in fase difensiva, ma davanti può essere utile. Karim Rossi, ha ricominciato ad allenarsi con il gruppo, e spero si inserisca bene. Ha delle qualità, lo vedo che cerca la porta. Riguardo a Christos Donis, contrapposto a Piccinocchi, è vero che il greco ha qualche colpo che l’ex rossonero non ha: ma, come si è visto a Lucerna, non ha ancora il ritmo partita. Sulla personalità della squadra, credo che Rey sia il più grintoso, e gioca anche per questo: domenica, il terzo gol è stata una mazzata dal punto di vista psicologico, e la squadra, nella ripresa, è entrata rassegnata.”
Sullo Young Boys: “Non penso che cambierò molto. Loro possono crearci pericoli soprattutto sulle fasce, rispetto all’andata hanno Ravet in più.” Al termine dell’intervista, il collega Casolini della RSI ha chiesto al boemo se si fosse o meno pentito di non avere parlato domenica, ricordando che, in più occasioni, gli allenatori hanno parlato anche dopo certe sconfitte disastrose: “È vero: molti vanno lo stesso, a raccontare bugie. Io, invece, non lo faccio. Mai. Meglio tacere, che dire cose non vere. Di sicuro, ero furente soprattutto per la prestazione, molto di più che per il risultato.”
Riguardo alla squadra, non ci saranno squalificati domani. La rosa dei ticinesi è dunque quasi al completo, con le sole eccezioni di Tosetti e Rossi (che ha però ripreso mercoledì ad allenarsi col gruppo). I convocati, dunque, sono Alioski, Bottani, Čulina,Črnigoj, Datković, A. Donis, Jozinović, Malvino, Padalino, Piccinocchi, Pušić, Rey, Salvi, Sabbatini, Šušnjar, Urbano, Valentini, Veseli.