Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
POLLICE SU – Ci avviamo lentamente alla fine del campionato, la fase più importante per il fantacalcio, una fase in cui le scelte sono ancora più decisive e un’ammonizione o un assist non sfruttato possono decidere le sorti di una partita e di un intero torneo. Allora occorre ponderare le scelte e poi affidarsi alla solita dose di fortuna!
Fra gli undici consigliati, questa volta, optiamo per il portiere giallorosso Wojciech Szczęsny, impegnato contro un Bologna spuntato e in calo nelle ultime uscite. Nella solita difesa a tre mettiamo D’Ambrosio (può scapparci un golletto o un assist in una gara, quella di Frosinone, che immaginiamo ricca di gol), Cesar (in casa contro il Carpi si prenderà la licenza di offendere su calcio piazzato) e Barzagli (quando c’è aria di grande sfida, e Milan-Juve lo è, lui si fa trovare sempre pronto). Centrocampo con quattro uomini: Allan (fra i migliori nella débâcle di Udine; al San Paolo contro il fanalino di coda Verona merita una chance), Luca Rigoni (in forma strepitosa. Anche lo scorso anno concluse il campionato a suon di gol e l’andazzo sembra essere lo stesso), Ricky Álvarez (la prima rete in blucerchiato, poi la conferma: per l’argentino è un gran momento) e Di Gaudio (le speranze di salvezza dei carpigiani passano per le sue sgroppate). Davanti un tridente poco scontato: Maxi López (sostituirà Immobile e c’è da scommettere che timbrerà il cartellino), Gabbiadini (finalmente la sua grande occasione: col Pipita squalificato, sulle sue spalle il peso dell’attacco partenopeo) ed Éder (primo centro con la maglia nerazzurra proprio al Matusa da grande ex? Noi ci crediamo).
POLLICE GIÙ – Diamo uno sguardo ai sicuri assenti nella 32/a giornata di Serie A, a cominciare dai quindici squalificati: Dionisi, Miranda, Nagatomo, Bertolacci, Khedira, Koulibaly, Mertens, Higuaín, Cassani, Correa, Bruno Fernandes, Vázquez, Hoedt, Nainggolan e Giaccherini. Oltre a loro, mancheranno anche gli infortunati degli ultimi giorni, come Sammarco, Pandev, Chiellini e Babacar. Da valutare fino all’ultimo i giocatori in dubbio, su tutti Lollo, Mbakogu, Montolivo, Dybala, Costa, Reina, Helander, Badu, Diamanti e i laziali Basta, Braafheid e Milinković-Savić.
In quanto alla flop11, cominciamo con Gollini: difendere la porta dell’ultima in classifica al San Paolo contro uno dei migliori attacchi del campionato non è impresa da poco. Con lui, rinunciamo molto volentieri a Costa (è in dubbio per via dell’influenza e sfida la Fiorentina, con l’Empoli che non è più quello del girone d’andata), De Maio (contro Berardi, Sansone e Defrel rischia di vedere i sorci verdi) e Moras (la sorpresa Samir e la panchina di Bologna sono segnali di un finale di stagione a tinte scure). Mediana composta da due giocatori impegnati nella partitissima Milan-Juventus: Sturaro e Kucka, per i quali prevediamo qualche giallo, anziché bonus da portare alla causa. Il resto del reparto è formato da Gucher (annata decisamente al di sotto delle aspettative) e Laxalt (la concorrenza di Gabriel Silva sulla fascia sinistra si fa sentire, tanto che l’uruguaiano è stabilmente in ballottaggio e a rischio panchina). Infine, un tridente da incubo: Balotelli (segnare ai bianconeri per riscattare l’ennesima stagione storta… Una situazione dai contorni onirici), Matri (nella Lazio non c’è mai stata una prima punta titolare e con l’arrivo in panchina di Simone Inzaghi i dubbi sono ancora maggiori) e Ljajić (male contro il Torino, non è da escludere che Mancini lo lasci a riposo a favore di Éder).