Con una tripla realizzata allo scadere del tempo regolamentare Villanova si è laureata campione NCAA bissando il titolo del 1985. Dopo aver smantellato (44 punti finali di vantaggio) Oklahoma in semifinale sabato sera, in finale è stato il turno di North Carolina di capitolare sotto i colpi dei Wildcats.
Dopo un inizio partita equilibrato, UNC prende un piccolo vantaggio ad inizio seconda frazione. I canestri di Ryan Arcidiacono (poi nominato MVP delle Final Four) e Phil Booth portano i Wildcats anche al +10 a 5 minuti dal termine. I Tar Heels rispondono per le rime fino alla tripla di Marcus Paige del 74 pari a sette secondi dalla fine.
Poi il timeout per Nova e la giocata che entra nella storia del college basket: Kris Jenkins rimette in campo per Arcidiacono, sul quale sono molteplici le attenzioni della retroguardia di UNC. L’italo-americano non può far altro che scaricare per lo stesso Jenkins che, ben lontano dalla linea del tiro da tre, fa partire un pallone speranzoso che non ha nulla da perdere. La retina si muove e Villanova, ateneo vicino a Philadelphia, è di nuovo campione NCAA dopo 31 anni grazie al 77-74 finale.
Roy Williams, storico allenatore di UNC, dichiara: “Sono orgoglioso di questi ragazzi, alleno da 28 anni e mai mi era capitato di avere un gruppo così sottovalutato. Dopo la partita ho detto loro che li amo, vorrei averli potuti aiutare di più!”
La dichiarazione è vista come un commiato del 65enne, con North Carolina che rischia pesanti sanzioni per violazione delle regole NCAA, già a partire dall’anno venturo.
Una finale quella di stanotte che potrebbe essere invece un trampolino per Jay Wright, coach di Villanova, per tre volte allenatore dell’anno in Big East. Una chiamata in NBA è alla portata ora che il 54enne ha riportato i suoi al titolo collegiale nazionale.
Bryce Johnson, ala di North Carolina, è l’unico tra i giocatori in campo stanotte a poter sperare invece in una chiamata al prossimo draft NBA.