Basket, Serie A – L’ENEL si spegne, la Grissin Bon esce alla distanza: al PalaBigi è 76-59
PalaBigi, ore 12 in punto: la Grissin Bon Reggio Emilia scende sul parquet con l’obiettivo di riprendere la marcia, dopo la battuta d’arresto a Milano, che le è costata le residue possibilità di raggiungere il primo posto. Dall’altra parte del campo, una ENEL Brindisi reduce da tre sconfitte consecutive e che all’andata, in casa propria, non era mai stata davvero in partita. Dopo 18 minuti concreti, Brindisi si scioglie e diventa lontana parente di quella che nello scorso maggio espugnò il PalaBigi in gara3 dei quarti di finale.
Non potendo contare su Gentile, Golubović e Lavrinovič, Menetti è obbligato al quintetto De Nicolao-Aradori-Kaukėnas-Polonara-Veremeenko; dall’altra parte, Bucchi risponde con Cournooh-Banks-Scott-Zerini-Anosike: Obadiah Trotter, esterno arrivato da due settimane, partirà quindi dalla panchina.
Parte forte l’ENEL, con Bucchi che si gioca subito la zona: oltre al primo possesso (trasformato in canestro da Banks), la difesa frutta recuperi e l’attacco funziona andando sotto da Anosike o affidandosi a Banks (6 punti nei primi 3 minuti). Per quattro lunghi minuti, l’attacco reggiano non si sblocca dalla tripla iniziale (peraltro ottenuta allo scadere dei 24″) di Aradori. Dopo soli 3’30”, sul 3-10 Menetti è costretto a scuotere i suoi, e il suo timeout funziona: maglie strette in difesa, attacco più fluido e sorpasso che arriva allo scoccare dei 6 minuti; partita combattuta, con il primo periodo che termina 15-17 (Banks, da solo, 11 punti).
Partita tattica e difese arcigne, con Brindisi che per larga parte del secondo periodo, pur non riuscendo a scappare via, tiene Reggio a distanza di sicurezza (5-7 punti), finché non si risvegliano De Nicolao e Della Valle (tripla) per tornare a contatto, poi due liberi di Siliņš per impattare a quota 30, infine una penetrazione del giovane Strautiņš (classe ’98) per il sorpasso casalingo con in campo un quintetto piccolo; Brindisi chiude incassando un 9-0 pesante, che la porta a chiudere sotto di 4: 34-30. Buon lavoro di Reggio Emilia nel limitare i lunghi pugliesi (Anosike+Gagić+Zerini 6 punti e 3 rimbalzi in totale) malgrado l’assenza di Golubović.
Attacco reggiano più fluido al rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo lungo. Buona circolazione di palla, cronometro sfruttato a dovere, Grissin Bon che scappa: ENEL incapace di segnare (solo 4 punti in 7 minuti), e i problemi aumentano in quanto Anosike commette il quarto fallo (antisportivo, gomitata in zona di difesa) e un Banks innervosito deve essere richiamato in panchina prima che rischi il fallo tecnico. Menetti ne approfitta per dare altri minuti a Strautiņš e allungare le rotazioni, e alla terza sirena il punteggio dice 55-37.
L’ultimo periodo è accademia: la Grissin Bon scappa a +20, e con 7 minuti ancora da giocare il PalaBigi si gode una ola liberatoria che per un attimo deconcentra i giocatori. C’è tempo per un antisportivo fischiato ad Aradori, prima che il giocatore vada in panchina a prendersi gli applausi del pubblico. Alla sirena il punteggio dice 76-59: Aradori miglior marcatore con 19 punti (e anche 9 rimbalzi), partita concreta anche per Polonara (13 punti, 9 rimbalzi) e Siliņš (solo 7 punti e 5 rimbalzi, ma la capacità di marcare tutti e cinque i ruoli); Brindisi non trova alternative a Banks (18 punti, 4 rimbalzi e 5 falli subiti) e non può fare altro che alzare bandiera bianca.
Grissin Bon Reggio Emilia: Aradori 19, De Nicolao 2, Degli Esposti Castori 0, Della Valle 11, Kaukėnas 14, Lusvarghi 0, Polonara 13, Siliņš 7, Strautiņš 2, Veremeenko 8. All.: Menetti.
ENEL Brindisi: Anosike 2, Banks 18, Cardillo 0, Cournooh 2, De Gennaro ne, Gagić 15, Harris 3, Marzaioli ne, Milošević 0, Scott 12, Trotter 5, Zerini 2. All.: Bucchi.
Arbitri: Sahin, Aronne e Caiazza.