Nella notte tra sabato e domenica si è spento Cesare Maldini. Ex commissario tecnico dell’Italia (1996-1998), un passato da calciatore e allenatore del Milan, padre dello storico capitano rossonero Paolo, aveva 84 anni. A dare la triste notizia, la famiglia, con una nota in cui ne annuncia la scomparsa “con immenso dolore”.
Bandiera del Milan, nato nel 1932, una vita passata sui campi di calcio. L’esordio a 21 anni con la Triestina, la squadra della sua città, di cui ne diventa capitano nel giro di una stagione. L’approdo al Milan avviene nel 1954: ci rimarrà fino al 1966. In questo periodo, colleziona 347 presenze, segna 3 gol, vince 4 scudetti, una Coppa Latina, e non solo: sarà lui ad alzare nel cielo di Wembley, nel 1963, la prima Coppa dei Campioni conquistata dai rossoneri (vinta contro il Benfica in finale: fu doppietta di Altafini e gol di Eusébio).
In nazionale gioca 14 partite, e ne diviene capitano nella stagione 1962-1963. Appesi gli scarpini al chiodo, diventa allenatore. Entra nello staff del Milan, seguono le avventure con Ternana e Parma, poi di nuovo l’azzurro: la panchina dell’Under-21 nel 1986 (con cui vince per tre volte consecutive l’Europeo di categoria), e la nazionale maggiore nel 1996, che guida fino al mondiale francese del ’98, sfumato ai quarti di finale, ai rigori, per mano proprio dei transalpini. L’ultima avventura da allenatore nel 2002, alla guida del Paraguay, che trascina fino agli ottavi di finale del mondiale nippo-coreano.