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Allsvenskan 2016: i pronostici (seconda parte)

Continuiamo, dopo la prima puntata, il nostro viaggio dentro l’Allsvenskan 2016, che partirà domani pomeriggio. I pronostici, soprattutto per le prime della classe, sono fatti per essere smentiti: e il Norrköping, campione in carica, è lì per ricordarcelo. In molte occasioni, lo scorso anno, parecchi commentatori, anche autorevoli, avevano puntato sul crollo (peraltro mai avvenuto, come ben sappiamo) dei Peking, oltretutto partiti non benissimo, e usciti alla distanza, con un gioco bello, concreto e senza particolari condizionamenti: insomma, niente Braccino. Ci potrebbe essere, anche quest’anno, un’altra sorpresa? Vediamo.

Tornando alla principale favorita, il Malmö, non possiamo che prendere atto delle parole di uno dei più grandi conoscitori dell’Allsvenskan, il tecnico del Göteborg Jörgen Lennartsson“Il Malmö gioca in un altro campionato. Hanno mezzo miliardo di Corone (quasi 55 milioni di Euro – ndr) in banca per comprare dei nuovi giocatori nella sessione estiva di mercato. Nel breve periodo, può accadere di vedere cose come il Leicester che vince la Premier League, ma sul lungo periodo, è chiaro che il fattore economico abbia una grande influenza sul risultato. Loro (il Malmö –  ndr) hanno ottenuto, nel tempo, un vantaggio economico che li rende favoriti. È del tutto naturale, e del resto sono stati bravi a passare i preliminari di Champions League.”

Non è facile giudicare le squadre svedesi in questo periodo, per ciò che hanno fatto vedere in campo, in pre stagione e in Svenska Cupen: la preparazione invernale (che corrisponde al nostro precampionato) viene fatta di solito all’estero o, peggio ancora, in campi sintetici al chiuso, così come sulle medesime superfici vengono giocate parecchie partite. E questo, può influire molto sui giudizi. Bisogna infine aggiungere che, in questo periodo, difficilmente le squadre sono al meglio fisicamente, con tutto ciò che ne consegue.

L’Elfsborg, per esempio, non ha fatto vedere molto finora. Preoccupa, oltre al fatto di non avere visto, almeno finora, il gioco fluido, veloce ed efficace davanti, che era stato, nella scorsa stagione e nelle precedenti, il marchio di fabbrica degli Eleganterna, una fragilità difensiva che la Coppa ha messo impietosamente in risalto: 6 reti subite in soli tre incontri, al quale sono seguiti altrettanti segnati. Il problema sorge perché, di queste 6 reti, ben 5 sono state segnate da squadre di livello e categoria inferiore: e quando i gialloneri si sono trovati a incrociare compagini della loro categoria, non ne sono usciti bene. Insomma, un precampionato che preoccupa, e che ce li fa mettere sotto alle favorite principali.

A livello di comprimarie, per ciò che si è visto (e, soprattutto, per ciò che si ritiene vedremo), pensiamo che tre squadre possano fare bene: Helsingborg, Häcken, Örebro. I rossoblù di Scania sono tradizionalmente una squadra ben attrezzata. In Coppa, e in precampionato, hanno fatto abbastanza bene (sono usciti ai quarti, ma solo ai calci di rigore), facendo vedere buona tenuta difensiva e un buon gioco, anche davanti. Lo scorso anno si sono un po’ persi, soprattutto per la difficoltà ad andare a rete: se quest’anno diventeranno più concreti, possono essere un fastidio per tutti.

I bianconeri dell’Örebro, guidati dal tenace Axén, uno dei tecnici più interessanti del campionato, non ha avuto fortuna in Coppa (lo scorso anno arrivò in finale), ma ha terminato il torneo imbattuto. Nella scorsa stagione, ha saputo, nella fase finale, trovare un filotto positivo che gli ha garantito la salvezza, e anche nel precampionato ha fatto bene. Quest’anno, a differenza della stagione passata, il tecnico ha potuto dedicarsi alla preparazione, e qualcosa si è visto, in effetti. Premesso questo, potrebbero essere una sorpresa, anche se non hanno alle spalle un grosso seguito (Örebro è una città di poco più di 100.000 abitanti, che diede i natali a Ronnie Peterson, indimenticato pilota di Formula 1 degli anni ’70, morto nel Gran Premio d’Italia a Monza del 1978) e giocano in uno stadio con una capienza di meno di 15.000 posti.

L’Häcken, finalista in Svenska Cupen, ha fatto vedere, finora, un ottimo calcio: capacità di finalizzare, buona fase difensiva, un’ottima forma atletica (in semifinale, rimontato in trasferta dall’Hammarby, a quattro minuti dalla fine, ha saputo trovare il guizzo vincente prima del novantesimo), equilibrio tra i reparti. È la seconda squadra di Göteborg, non ha una grande tradizione alle spalle, ma ha una dirigenza attenta, che ha costruito un bel giocattolo. In definitiva, attenzione ai gialloneri.

Per quanto riguarda la retrocessione, oltre alle due neopromosse, che finora non hanno fatto vedere molto, a essere fortemente a rischio, secondo noi, sono Falkenbergs e Sundsvall, entrambe in difficoltà in Coppa e nel precampionato (soprattutto la seconda). Il bello, però, dell’Allsvenskan, sta soprattutto nella sua imprevedibilità e incertezza: e siamo quindi certi che, al di là dei pronostici, il campionato svedese ci regalerà, anche quest’anno, emozioni e risultati a sorpresa. E noi, saremo qua a raccontarvelo.

(2 – Fine)