Davanti ai 57mila tifosi di Córdoba, l’Argentina batte 2-0 la Bolivia, festeggia il 50esimo gol in Nazionale di Messi e si porta al terzo posto del girone sudamericano valido per le qualificazioni ai Mondiali che si giocheranno in Russia nel 2018. Il 5-4-1 ultra-difensivo della Bolivia non sortisce gli effetti sperati e i padroni di casa costringono fin da subito gli ospiti a svariati salvataggi miracolosi. Al 20′ Mercado, servito da Higuaín che si era visto ribattere sulla linea di porta un tiro da Eguino nella stessa azione, sblocca il risultato segnando il suo secondo gol consecutivo dopo quello contro il Cile di giovedì scorso. Passano dieci minuti e Messi fa 50 con la maglia della Selección trasformando un calcio di rigore concesso per un fallo su Banega. Nel secondo tempo il copione non cambia, anche se Correa (entrato al posto dell’infortunato Di María), Biglia e Banega sprecano le occasioni per aumentare i gol argentini. La partita finisce con la i fuochi d’artifico del Kempes e con la squadra di Martíno che chiude la doppia giornata di qualificazioni con due vittorie e si dovrà ora concentrare sulla Copa América Centenario di quest’estate.
La partita più bella ed equilibrata della giornata è quella di Asunción, dove il Brasile, orfano di Neymar, rimonta due reti di svantaggio al Paraguay e porta a casa un punto insperato fino a dieci minuti dal fischio finale. La squadra di Ramón Díaz infatti si porta sul 2-0 con i gol di Lezcano (quarto gol nelle ultime tre partite ufficiali con la maglia biancorossa) e di Benítez, ma commette l’ingenuità di arretrare troppo il suo baricentro pensando solo a difendere il vantaggio. Ricardo Oliveira (meteora nel Milan, ora tornato in patria al Santos) accorcia le distanze al 79′ sfruttando una “papera” di Villar e Dani Alves fa 2-2 al 92′ segnando un gol molto bello con un destro a giro e facendosi così perdonare l’errore in marcatura sulla rete di Benítez. Il Brasile sale a nove punti limitando i danni in una giornata che poteva andare molto peggio; il Paraguay invece deve mangiarsi le mani per aver perso altri due punti nei minuti di recupero dopo quelli contro l’Ecuador.
Alla sesta giornata arriva la prima sconfitta per l’Ecuador, che già si era salvato giovedì scorso pareggiando nel finale contro il Paraguay. A Barranquilla però la squadra di Quinteros viene asfaltata da una grande Colombia, tornata sui livelli dei Mondiali del 2014. Bacca, autore di una doppietta, e Pérez sentenziano un Ecuador mai in partita e capace di segnare i gol della bandiera del 3-1 con Arroyo solo al 90′. I Cafeteros sembrano essersi ritrovati dopo un periodo non brillantissimo e a fine partita James Rodríguez, protagonista di alcune giocate fantastiche, e compagni hanno potuto esultare coi propri tifosi.
Festa grande anche per l’Uruguay, a cui basta un gol di Cavani al 52′ per battere il Perù a Montevideo e raggiungere l’Ecuador al comando del girone. Crisi nera invece per gli andini, fermi a quattro punti e praticamente già fuori dal discorso qualificazione.
Chiudiamo col successo del Cile, che si riprende dal ko interno contro l’Argentina andando a vincere 4-1 in Venezuela. La partita era però iniziata male per la Roja, sorpresa dal vantaggio venezuelano realizzato al 9′ di Otero. Sotto di un gol, la squadra di Pizzi ha però reagito alla grande con le doppiette di Pinilla e di Vidal. Per il Cile sono tre punti fondamentali, che valgono il ritorno tra le prime cinque della classe. Venezuela invece sempre ultimo con un solo punto conquistato in sei giornate.
RISULTATI SESTA GIORNATA
Colombia-Ecuador 3-1 15′ Bacca (C), 48′ S. Pérez (C), 67′ Bacca (C), 90′ Arroyo (E)
Uruguay-Perù 1-0 53′ Cavani
Argentina-Bolivia 2-0 20′ Mercado, 30′ rig. Messi
Venezuela-Cile 1-4 9′ Otero (V), 33′, 52′ Pinilla (C), 72′, 90′ Vidal (C)
Paraguay-Brasile 2-2 40′ Lezcano (P), 49′ Benítez (P), 79′ R. Oliveira (B), 90’+2 Dani Alves (B)
CLASSIFICA: Uruguay 13, Ecuador 13, Argentina 11, Cile 10, Colombia 10, Paraguay 9, Brasile 9, Perù 4, Bolivia 3, Venezuela 1.
PROSSIMA GIORNATA (settembre):
Colombia-Venezuela
Paraguay-Cile
Argentina-Uruguay
Ecuador-Brasile
Bolivia-Perù