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Verso Francia 2016 – Conte non si nasconde: “La Germania avversario duro, ma vogliamo metterci alla prova”

Il ct della Nazionale Italiana Antonio Conte ha parlato alla vigilia della partita che gli azzurri sosterranno domani sera contro la Germania:

“Il risultato dell’ultima amichevole della Germania non ci favorisce perché troveremo una Germania arrabbiata, ma io preferisco così. Abbiamo messo questi test con squadre top proprio per metterci alla prova, per vedere i comportamenti di giovani che hanno poca esperienza internazionale. Sappiamo di confrontarci con i migliori, ma non abbiamo paura. La formazione? È l’ultima partita che ho per fare valutazioni. È facile esaltare un giocatore dopo una buona prestazione, ma c’è bisogno di conferme. Sarà importante avere delle risposte”.

“Fin dal primo giorno ho detto che la nostra forza sarebbe stata quella di essere squadra e non una selezione, avendo la possibilità di poter prendere solo il 34% dei giocatori del campionato la scelta si riduce. Devo ringraziarli per la loro disponibilità e la loro voglia. La cosa che mi ha sorpresa è che sono delle spugne. Non è semplice inculcare in pochi giorni la propria idea di gioco. La realtà è andata al di là delle mie aspettative migliori. Credo che questa sia una delle cose più belle che abbiamo raggiunto”.

“Per ciò che concerne l’Europeo la base dei convocati c’è già. Dovrò fare delle ultime valutazioni da qui a fine campionato ma ho le idee abbastanza chiare. Non tutto però ho deciso. A centrocampo, ad esempio, la convocazione di Thiago Motta non è dovuta all’emergenza. Quando hai uno come lui, che gioca titolare nel Psg, la domanda è questa: perché non vederlo di persona e vedere se può giocare non solo a tre, ma anche a 2? L’ho detto chiaro anche a lui. E mi ha detto che vuole dimostrarlo. Anche Jorginho non è qui per emergenza. Certo avrei voluto testarli prima, è un peccato non averli avuti in precedenza anche solo per tre giorni. Comunque per essere all’altezza delle migliori manca qualcosa. Non basta una partita con la Spagna a far cambiare giudizi, altrimenti chi ha dato parlato in precedenza capirebbe poco di calcio”