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Catania-Messina, le dichiarazioni post partita

dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania.

Come di consueto, i protagonisti della sfida odierna si sono presentati in conferenza stampa al termine dell’incontro. Valida per la ventottesima giornata del girone “C” di Lega Pro, Catania-Messina si è conclusa 2-1.

Il primo a presentarsi in sala stampa è stato Francesco Moriero, tecnico del Catania: “Oggi non era facile per vari motivi: ho chiesto ai ragazzi di mettere anima e cuore perché abbiamo il dovere di portare in alto i colori della Società e della Città. Non abbiamo giocato benissimo, tra l’altro il Messina è una signora squadra; sull’1-1 c’è stata una grande reazione e anche un po’ di fortuna che ci hanno permesso di trovare il gol del vantaggio. Una vittoria sofferta ma cercata. Ho lavorato sulla testa dei ragazzi soprattutto: quando sono arrivato la squadra era demotivata e demoralizzata. Oggi, invece, mi è piaciuto come i giocatori si siano sacrificati e su come abbiano dimostrato attaccamento alla maglia. Il pubblico ha il diritto di fischiarci, ma noi abbiamo bisogno di loro; per questo dobbiamo giocare e dare tutto“.

Per il Messina si è presentato ai microfoni il difensore Martinelli:”Abbiamo dimostrato per lunghi tratti di essere superiori al Catania, sia dal punto di vista del gioco sia dal punto di vista fisico. Purtroppo non siamo stati incisivi come di solito. Sul rigore non voglio dilungarmi, diciamo che è stato molto generoso e discutibile; poi, il secondo gol è stato più frutto del caso, ma è vero che abbiamo sbagliato e siamo stati puniti oltremisura. La differenza fra le due squadre l’hanno fatta i due episodi, purtroppo“.

Infine, mister Raffaele Di Napoli tecnico dei peloritani: “Dovevamo spingere di più sull’1-1 e, invece, ci siamo accontentati. Analizzeremo gli errori commessi; in generale i ragazzi hanno disputato una buona partita, poi, nel nostro momento migliore ho dovuto cambiare due uomini per infortunio. Abbiamo subìto il gol e non siamo più riusciti a imporre il nostro gioco. Ci siamo rilassati troppo e queste cose nel calcio ti puniscono. Non dobbiamo dimenticare che il Catania è una grande squadra e che la classifica non le rende giustizia“.