Settimana di sosta, per i campionati di calcio in Svizzera, in occasione delle festività pasquali. Ma lo sport, soprattutto in Canton Ticino, non va in vacanza: sono in pieno svolgimento le semifinali dei play off del massimo campionato di Hockey su ghiaccio (gara 4 è prevista questa sera a Lugano, con i ticinesi contrapposti al Servette Ginevra, e in vantaggio 2-1, con serie al meglio delle sette partite), e la vittoria di domenica a Zurigo ha rilanciato un po’ l’ambiente calcistico, che era uscito fortemente abbattuto dalla brutta sconfitta di Lucerna, subita il turno precedente.
Sale, così, la febbre per la finale di Coppa svizzera del 29 maggio, che è ormai ospite fissa nei programmi televisivi di approfondimento sportivo. La scorsa settimana, con la notizia che sarà il Lugano a giocare (teoricamente, perché il campo è neutro) in casa (altro paradosso: la finale si giocherà al Letzigrund, lo stadio di Zurigo, vale a dire il campo degli avversari biancoblù dello Züri), si è deciso che i tigurini, per ossequio alla scelta dell’ASF, giocheranno con la seconda maglia (completamente blu, con numeri bianchi). La cosa obbligherà a sua volta i ticinesi a giocare in maglia bianca; e qua, nel salotto di Fuorigioco, la popolare trasmissione sportiva condotta da Luca Sciarini su TeleTicino, sono partite le discussioni in chiave scaramantica (nell’ultima sconfitta in finale con il Lucerna, il Lugano giocò in bianco, mentre l’anno dopo vinse, contro il Grasshopper, giocando con la casacca tradizionale nera con la V bianca).
Il presidente Renzetti, intervistato a Zurigo dallo stesso Luca Sciarini, ha però detto che ormai la decisione è stata presa: il Lugano giocherà con la seconda maglia, in bianco. E bianca sarà, quindi, anche la maglietta celebrativa per tutti i tifosi al seguito della squadra, in una trasferta oltre Gottardo che si annuncia storica, per il numero dei partecipanti, e per la valenza dell’incontro, che resta, da sempre, la partita più importante della stagione calcistica elvetica.
Ha quindi fatto rumore la notizia uscita, questa mattina, sulle pagine del sito ufficiale dello Zurigo, secondo la quale il Lugano avrebbe rinunciato a una parte dei biglietti di sua spettanza. Tramite il sito Ticinonews, tuttavia, il Direttore Generale del Lugano, Michele Campana, ha voluto però immediatamente chiarire la posizione della società bianconera a proposito: “Non corrisponde al vero che il Lugano ha rinunciato a dei biglietti per la finale di Coppa svizzera. Il semplice motivo per cui lo Zurigo usufruirà di un contingente maggiore è che casualmente, pur essendo la partita prevista su campo neutro, lo Zurigo avrà il vantaggio di giocare nel proprio stadio. Subito dopo la qualificazione alla finale, FC Lugano, FC Zurigo e ASF si sono trovati in una riunione pianificatoria a Zurigo dove è stato stabilito che il contingente del Lugano sarebbe stato di 9’000 biglietti, e quello del Zurigo di 11’000.”
Il dirigente ha poi tenuto a precisare i criteri che hanno portato le squadre e la Federazione a fare le proprie scelte: “Sulla base delle esperienze passate (Bellinzona a Basilea, Sion a Basilea e le finali a Berna) mai nessuna squadra è riuscita a portare più di 8-9 mila tifosi al seguito (secondo noi, presenti lo scorso anno a Basilea, i vallesani presenti erano però almeno 5/6.000 in più di quanto previsto – ndr). In questi giorni la suddivisione finale dei settori ha stabilito che i biglietti a disposizione del Lugano saranno 8’700 e quelli dello Zurigo quasi 12’000 (grazie anche al fatto che nel settore dello Zurigo saranno presenti anche dei posti in piedi), mentre un terzo dei biglietti andrà invece alla Federazione svizzera, e ai propri sponsor.”
Il direttore generale della società bianconera, infine, ha tenuto a rassicurare tifosi e appassionati: “ Il Lugano sta facendo degli sforzi enormi per mettere in piedi una macchina organizzativa senza precedenti. Nelle prossime ore verrà divulgato un comunicato stampa dove verranno comunicati i prezzi definitivi dei biglietti, inclusivi di magliette celebrative e posto treno. Vorremmo organizzare da 3 a 5 treni speciali per la partita, a seconda delle necessità, e sarà una cosa mai fatta prima in Ticino.”
Insomma, la febbre sale, nonostante in via Trevano si cerchi di mantenere testa ed energie sul campionato, dove la salvezza è ancora da conquistare. Certo, anche il presidente, domenica a Zurigo, in quello che sarà il teatro di una giornata sportiva che in Ticino manca dal 2008 (quando ad arrivare in finale, con il Basilea, fu il Bellinzona, sconfitto 4-1 ), ancora inebriato dalla vittoria dei suoi, non ha potuto fare a meno di ricordare che “In finale ci saremo noi, e non altri.” In dialetto locale, qualcuno avrà detto che è stato un po’ sbroja (è il nomignolo affibbiato dai ticinesi, in genere, agli abitanti di Lugano): però, pensiamo di potergliela perdonare, vista l’importanza del risultato raggiunto. Appuntamento, quindi, al 29 maggio, ore 16.15; anche se, ne siamo certi, ci saranno tante altre occasioni per parlare di questa partita, prima del calcio d’inizio.