Si è aperto il mondiale di Formula 1, una stagione che si preannuncia lunghissima con 21 Gp. Il battesimo, come di consuetudine nella terra dei canguri, ha fatto saltare sul divano i tifosi della Ferrari alla prima curva: due rosse davanti a tutti e le frecce d’argento che, dopo una partenza a scoppio ritardato hanno faticato a farsi largo anche tra monoposto, sulla carta inferiori, come le Toro Rosso.
La speranza, insomma, di vedere un mondiale finalmente equilibrato e livellato nei valori in pista è esplosa nei primi chilometri di una gara che alla fine ha visto trionfare ancora le Mercedes, ma non per la superiorità tecnica, bensì per una migliore strategia sui pneumatici. Le cinque mescole messe a disposizione dalla Pirelli e il nuovo regolamento sulla libera scelta in gara di due delle tre portate, è senza dubbio la novità più interessante della stagione.
Scomparsi i rifornimenti, uniche ancore di salvezza per non avere strategie appiattite, l’idea di dare maggior libertà di scelta ai team sull’utilizzo dei pneumatici è stata promossa in Australia a pieni voti. Bocciata e senza remore, invece, la formula delle qualifiche: sbagliato aggiungere una dimensione ulteriore al caso e alla sorte che regnano già in questo sport attraverso affidabilità e molte altre variabili. Le qualifiche rischiano di diventare una roulette russa in cui solo chi sceglie il miglior timing, senza trovare traffico, scala posizioni, ma oltre a questo si è rivelata un completo fallimento la Q3, con i piloti già in borghese a 3 minuti dal termine, ovvero nel momento clue.
La nota negativa, dunque, delle qualifiche ha fatto stonare un weekend che comunque ha regalato tante emozioni in pista e un enorme brivido: lo schianto di Fernando Alonso. Per il resto applausi a scena aperta, a partire dall’esordio della Haas, subito a punti con Grosjean, per arrivare allo spettacolo offerto dai due toreri della scuderia italiana. Sainz e Verstappen sono state due micce in grado di accendere per lunghi tratti la gara, e sono la più grande speranza di ricominciare a vedere dei Gp in cui sportellate, battaglie, sorpassi e velocità siano le note principali del concerto.
La stagione è iniziata, le premesse sembrano buone, e se Ecclestone riuscirà a porre rimedio al disastro del sabato ci sarà sicuramente da divertirsi. Restano 20 tappe, il viaggio è agli albori: mettetevi comodi.