Giovanissimi Fascia B, grave caso di omofobia al “Memorial Goia” di Volpiano

Nei giorni scorsi (se ne è avuto notizia solo recentemente) si è verificato un grave episodio di omofobia durante il “Memorial Goia” di Volpiano, torneo organizzato per la categoria Giovanissimi Fascia B 2002. Mentre sul campo si affrontavano Settimo e Alpignano, sulle tribune alcuni ragazzi della Juniores Regionale del Volpiano avrebbero offeso in maniera pesante e omofoba i giocatori del Settimo. La loro colpa? Indossare delle maglie di un colore fucsia particolarmente acceso. L’episodio sarebbe stato sedato dal capitano della Juniores del Volpiano Matteo Vardè che avrebbe chiesto immediatamente scusa al Settimo per gli insulti.

Questo il comunicato stampa del Settimo: “Il Settimo Calcio denuncia un fatto spiacevole nei confronti dei nostri ragazzi, da parte della Juniores del Volpiano. Ieri sera (9 Marzo, ndr), durante l’incontro tra Alpignano e Settimo del Memorial Goia sul campo del Volpiano, succedeva un episodio gravissimo, i giocatori della Juniores del Volpiano dopo l’allenamento, rivolgevano ai ragazzi del Settimo mentre giocavano la partita insulti razzisti ed omofobi. Il dirigente segnalinee del Settimo Carmelo Maimone, invitandoli ad un comportamento più corretto ed educato, veniva fatto segno a sua volta di insulti, minacce e sputi. Per dovere di cronaca segnaliamo uno dei giocatori del Volpiano, del quale non conosciamo l’identità, che immediatamente si scusava a nome proprio e della società per il comportamento inaccettabile dei compagni. Riteniamo che questo ragazzo dovrebbe essere la norma è non l’eccezione in ambito sportivo e nella vita di tutti i giorni e che per quanto riguarda gli altri giocatori, forse la loro società dovrebbe provvedere ad insegnare loro anche educazione e rispetto, considerando che parte integrante di disciplina Sportiva e del vivere civile. Chiediamo alla società del Volpiano le scuse da parte loro e dei loro ragazzi.”

Queste la risposta di Enzo De Benedictis, segretario del Volpiano: “Alcuni ragazzi della Juniores hanno preso di mira i ragazzi del Settimo, dandogli delle “checche” per via delle magliette che indossavano. Mi sono scusato e continuerò a farlo con il Settimo, perchè sono profondamente dispiaciuto per quello che è accaduto. Non ho chiesto subito scusa ai loro dirigenti perchè ci aveva già pensato l’altro segretario (Claudio Ferrero Merlino), che insieme al capitano della Juniores Vardè avevano placato immediatamente gli animi. Credevo che la vicenda fosse già stata chiusa in quel momento, ma non è andata così, visto che se ne sta parlando tantissimo in queste ore. L’unica cosa che posso fare è rinnovare ulteriormente le scuse, fatte a nome mio e della società. Devo però negare due cose che hanno detto a Settimo: non c’è stato alcun insulto razzista nei confronti del loro giocatore di colore e nessun tesserato del Volpiano ha sputato verso il loro dirigente.”

Quello che preoccupa, alla luce delle dichiarazioni, è che il tutto sia stato bollato come un “atteggiamento più infantile che omofobo” (parole del Direttore Generale del Settimo, Massimo Capussotto), che nessuna denuncia sia stata presentata alle forze dell’ordine, che l’arbitro della gara non abbia riportato nulla sul suo referto e che lo stesso De Benedictis abbia detto che a suo avviso “si sta ingigantendo un episodio che si era chiuso lì.” L’omofobia non finisce al fischio dell’arbitro, continua negli spogliatoi, lungo la strada per tornare a casa, sul cuscino dove ci si addormenta. Non si chiude mai.