MondoPallone Racconta… I 10 trofei di Ibrahimović & co.
Nello scorso weekend, il Paris Saint-Germain si è laureato matematicamente la Ligue 1, maturando a neanche metà marzo un vantaggio incolmabile per chiunque. Un’ulteriore prova di schiacciante superiorità, che da qualche anno sta gradualmente togliendo appeal al massimo campionato francese. Meriti propri e demeriti altrui a parte, il PSG ha quindi toccato la quota dei 10 trofei da quando è arrivato Zlatan Ibrahimović, ovvero dal 2012. Ripercorriamo questo quadriennio di successi, peraltro ancora in corso.
Premessa: il ricco Qatar
Nell’estate del 2011, la Qatar Investment Authority ha acquistato il Paris Saint-Germain: un’operazione che ha consentito al club parigino di ricevere generose iniezioni di denaro fresco dal fondo sovrano qatariota, che detiene numerose quote di proprietà di famose multinazionali. Un colosso, che ha subito messo mano al portafogli per trainare la squadra ai vertici. E gli effetti sono stati pressoché immediati. Nella prima stagione, quella 2011-12, i rossoblu vengono ripresi e superati dal Montpellier, sorprendente vincitrice del titolo. Però almeno arriva la qualificazione in Champions League, con Carlo Ancelotti in panchina subentrato in corsa ad Antoine Kombouaré.
2012-13
La dirigenza mette a disposizione del direttore sportivo Leonardo (campione del mondo 1994 ed ex di Milan e Inter) una somma ingente, che consente di strappare Thiago Silva ed Ibrahimović al Milan, Lavezzi al Napoli ed il gioiellino Verratti al Pescara. La squadra si laurea campione di Francia, per la terza volta nella sua storia. Molto buono il cammino in Champions League. Vince il girone composto anche da Dynamo Kyiv, Dinamo Zagabria e Porto, negli ottavi elimina il Valencia ma deve arrendersi di fronte al Barcellona nei quarti, ma solo per la regola dei gol segnati in trasferta.
Formazione-tipo: Sirigu – Jallet, Thiago Silva, Sakho (Alex), Maxwell – Matuidi, Verratti – Ménez, Pastore, Lavezzi – Ibrahimović. All. Carlo Ancelotti.
2013-14
Tempo di addii: Ancelotti firma per il Real Madrid, mentre Leonardo si dimette in seguito alla squalifica di 14 mesi (poi annullata), inflittagli per una spallata all’arbitro alla fine della gara con il Valenciennes. In panchina arriva Laurent Blanc. La squadra viene puntellata con gli innesti di Lucas Digne ed Edinson Cavani. La partnership offensiva tra l’uruguaiano ed Ibrahimović è devastante, soprattutto in Francia. Il PSG si riconferma campione davanti al Monaco, vince anche Supercoppa e la Coppa di Lega. In Champions la corsa si ferma ancora ai quarti, stavolta per mano del Chelsea.
Formazione-tipo: Sirigu – Van der Wiel, Thiago Silva, Alex, Maxwell (Digne) – Matuidi (Thiago Motta), Verratti – Lucas Moura, Pastore, Lavezzi – Ibrahimović. All. Laurent Blanc.
2014-15
Nella coppia centrale difensiva brasiliana, fuori Alex (al Milan) e dentro David Luiz (Chelsea). Un altro passo importante per migliorare ulteriormente il rendimento europeo del club capitolino, visto che in Francia non c’è trippa per gatti. La stagione vede il Paris Saint-Germain conquistare tutti i trofei transalpini: Supercoppa, Coppa di Lega, Coppa di Francia e Ligue 1. La strada continentale, per la terza volta consecutiva, si infrange sullo scoglio dei quarti: di nuovo a causa del Barcellona come due anni prima.
Formazione-tipo: Sirigu – Van der Wiel, Thiago Silva (Marquinhos), David Luiz, Maxwell (Digne) – Matuidi, Pastore, Verratti – Cavani, Ibrahimović, Lavezzi. All. Laurent Blanc.
2015-16
La voglia spasmodica della proprietà di arrivare a primeggiare anche in Europa, fa sì che si concretizzino gli ingaggi del portiere Kevin Trapp (Eintracht Francoforte ed Under 21 tedesco) e, soprattutto di Ángel Di Maria, acquistato dal Manchester United per l’imponente cifra di 63 milioni di euro. Trapp scalza Sirigu dalla porta, Verratti deve fare i conti con la pubalgia e Lavezzi viene ceduto a febbraio in Cina. Ad inizio stagione ancora una vittoria in Supercoppa, mentre il campionato viene conquistato addirittura con 8 giornate d’anticipo, un record. Il PSG è ancora in corsa su tutti i fronti: Champions League (quarti), Coppa di Lega (finalissima il 23 aprile contro il Lille) e Coppa di Francia (il 16 aprile la semifinale contro il Lorient).