Un’impresa impossibile. O forse no?
I rimpianti per l’andata sono ancora moltissimi, soprattutto considerando le tantissime assenze che costrinsero il Bayern a schierare un pacchetto arretrato molto più che atipico. Le brutte notizie giunte dall’infermeria in settimana non hanno fatto altro che ampliare questo sentimento, perché è già difficile per chiunque andare a fare risultato all’Allianz Arena, figuriamoci se all’appello mancano tre giocatori chiave. Marchisio, l’uomo che col suo rientro ha di fatto ristabilito ordine a centrocampo dopo il bruttissimo avvio in campionato, non sarà della partita così come Chiellini, non al meglio fisicamente: la notizia che ha sorpreso un po’ tutti, però, è stata la non convocazione di Dybala, autentico trascinatore bianconero. Come se non più di Tevez mi verrebbe da dire, ma per scomodare paragoni così importanti è forse necessario che l’ex Palermo alzi prima qualche trofeo in bianconero.
Se a tutto questo aggiungiamo anche le condizioni fisiche precarie di Mandžukić, allora il discorso relativo ai rimpianti non può che essere attuale. Attenzione a sottovalutare i bianconeri, però, perché il Bayern ha già dovuto fare i conti, all’andata, con il grande cuore della formazione juventina: letteralmente schiacciati nella propria area per 60 minuti, Pogba e compagni rischiarono quasi di vincerla nell’ultima mezz’ora. Attenderli e ripartire in casa propria si rivelò una scelta sbagliata (sempre che di scelta si trattasse), in Baviera sarà probabilmente l’unico modo per evitare una débâcle. Nonostante le tante assenze, però, la Juventus può comunque contare su Morata, l’uomo che tendenzialmente il mercoledì si risveglia dal torpore di questa stagione, e Pogba. Saranno fondamentali le ripartenze in contropiede, specie se il Bayern dovesse attaccare a pieno organico come avvenuto all’andata, ed è allora che servirà una Juventus cinica e spietata. Perché è vero che nel famoso (quanto spesso inutile) gioco delle percentuali il Bayern è favorito per il passaggio del turno, ma anche il Real Madrid nella scorsa stagione lo era. E sappiamo tutti com’è finita.
Allegri deve replicare quella partita, costringendo il Bayern a un gioco non suo: farli sfogare sulle fasce, anche a costo di subire molti traversoni, può essere la soluzione giusta o almeno il male minore. Dall’altra parte, invece, andranno sfruttate le palle alte, i corner o le punizioni dal limite. Insomma tutto quello che possa permettere alla Juventus di andare in vantaggio e costringere il Bayern Monaco all’assalto. Non è il momento di fare polemiche ma sicuramente, all’interno dello staff bianconero, qualcuno dovrà spiegare il perché di così tanti infortuni muscolari: episodi che rischiano seriamente di rovinare la stagione europea della Juventus, che l’anno scorso andò avanti anche grazie alla solidità e all’integrità fisica dei propri titolari.
Saranno le cosiddette riserve, come Sturaro all’andata e l’anno scorso a Madrid, a dover elevare il proprio gioco (magari sul piano dell’intensità) per permettere alla Juventus di rimanere a galla sino alla fine, sperando poi nella giocata del fuoriclasse.