Si sono giocati, in questo fine settimana (più il derby di Stoccolma, posticipato al martedì), i quarti di finale della Svenska Cupen. Due le partite di punta, come scrivevamo negli scorsi giorni: infatti, oltre al derby, c’era anche un Malmö-Norrköping, probabile antipasto di scontri al vertice di campionato. Ma vediamo, nel dettaglio, come sono andate le cose.
Tutto come da pronostico, per quanto ha riguardato l’anticipo del sabato, tra Häcken e Halmstad, con la vittoria dei gialloneri di Göteborg: tuttavia, gli inquilini della Bravida Arena hanno avuto ragione degli avversari solo nel recupero, con una rete di Jeremejeff, quando i supplementari sembravano ormai imminenti. Onore delle armi, comunque, all’Halmstad, capace di eliminare, nei gironi di qualificazione, nientemeno che il Göteborg. I neroblù sembrano, quindi, già ben avviati sulla strada del ritorno in Allsvenskan.
Ci sono invece voluti i calci di rigore, per risolvere la sfida tra il Kalmar, padrone di casa, e il favorito Helsingborg, dopo che i tempi regolamentari, e i supplementari, si si erano conclusi a reti inviolate. Dagli undici metri, tuttavia, i biancorossi hanno fatto valere doti di cecchinaggio implacabili (5 centri su 5 tiri), mentre i rossoblù hanno fallito il secondo tiro della serie, con Larsson.
Decisamente più interessante, sotto tutti i punti di vista, il quarto di finale che vedeva contrapposte Malmö e Norrköping. Nei giorni scorsi, avevamo riportato alcuni commenti e pronostici degli esperti, e le premesse di assistere a una bella partita, non sono state per niente disattese. Primo tempo con leggera prevalenza degli ospiti, che non hanno però trovato la via della rete: in particolare, Bärkroth ha creato qualche grattacapo alla difesa biancoceleste (gli ospiti hanno anche reclamato un rigore per un fallo di mano di Tinnerholm). All’inizio della ripresa, la rete decisiva, segnata dal nazionale islandese Kjartansson: e vale la pena spendere due parole su questo attaccante, che vedremo in azione a Euro 2016 con la sua nazionale.
Fonti locali (il sito Fotbolldireckt) ne hanno, infatti, tessuto le lodi. L’attaccante, non più giovanissimo (classe 1990), lo scorso anno in Cina con lo Jiangsu, ha fatto vedere forza fisica, e una buona predominanza nell’uno contro uno. Certo, va ancora cercata l’intesa con il collega di reparto Markus Rosenberg: tuttavia, il giocatore ha già fatto vedere ottime cose, è in crescita costante e, addirittura, viene pronosticato come possibile protagonista nella lotta per il titolo di capocannoniere. Al di là del risultato, non è stata negativa dal punto di vista della prestazione la partita dei Peking. Però, c’è sicuramente qualcosa da sistemare (Traustasson, in particolare, è apparso fuori forma, ed è stato notato un certo nervosismo generale).
Sul fronte, invece, degli Himmelsblått, si ha la sensazione che il lavoro di Kuhn (accolto, a onor del vero, con un certo scetticismo da una parte della tifoseria), stia dando i suoi frutti. La squadra, dopo essere passata in vantaggio, ha fatto bene, nonostante lamentasse un paio di defezioni di peso (Bengtsson e Carvalho fuori per infortunio), ha dimostrato di essere a un buon livello di preparazione, e ha saputo mantenere al giusta concentrazione per raggiungere un obbiettivo assolutamente prioritario per la Società, che punta a tornare, il prima possibile, nelle competizioni europee.
Infine, il derby di Stoccolma, vittoria tutto sommato a sorpresa dell’Hammarby, contro un AIK costretto a schierare, a centrocampo, un paio di giovanissimi, a causa degli infortuni. Bajen bravi a passare in vantaggio per primi con Smarason, andando al riposo sullo 0-1. Nella ripresa, i padroni di casa sono pervenuti al pareggio con Hooiveid, al minuto 61. Non essendo più cambiato il risultato, la partita si è poi risolta dagli undici metri, dove i biancoverdi hanno trasformato tutti e cinque i loro tentativi, contro i tre dei rivali.