Il Lugano, dopo la vittoria in semifinale di Coppa svizzera, torna di nuovo a Lucerna, complice il rinvio, causa neve, della partita interna contro il Basilea. Zeman, nel tradizionale incontro con la stampa sportiva del venerdì mattina, non nasconde la difficoltà dell’impegno, contro un’avversaria che, in serie negativa ormai da diverso tempo (neppure un punto nel girone di ritorno, al quale si aggiunge la sconfitta di Coppa), giocherà con il massimo impegno, non potendosi più permettere passi falsi. Innanzitutto, un aggiornamento dall’infermeria: a Rossi, ancora infortunato, si aggiunge Piccinocchi, non in perfette condizioni fisiche. Un problema non da poco per il boemo, che dovrà rinunciare anche al capitano Antoine Rey, fuori per squalifica.
Si è quindi parlato, per queste motivi, di scelte di centrocampo. Inevitabile, quindi, parlare del nuovo acquisto: “Christos Donis si sta preparando: è stato fermo tanto, non ha ancora a mio parere il ritmo partita. Però è un giocatore che ha i movimenti giusti, e questo è importante. Il problema, come dicevo, è che è ancora troppo compassato, e quando la squadra va avanti ad attaccare, lui si trova troppo lontano dalla palla” sono state le prime parole del boemo. “Per domani, darò le chiavi del centrocampo in mano a Sabbatini: lui se la sente. La staffetta Tosetti-Bottani? ‘Botta’ è il nostro uomo di maggior classe, quando lui non c’è gli altri non sanno attraverso chi far passare il gioco. È vero che ho detto che, senza di lui, la squadra fa, paradossalmente, girare meglio il pallone, perché diventa, magari, meno prevedibile; ma, per noi, resta una pedina fondamentale.”
Sugli avversari di domani, Zeman ha dichiarato: “Loro sono in un periodo delicato. Ma se è vero che cercheranno rivincite, noi invece siamo a caccia di conferme. Abbiamo fatto buone partite a Lucerna perché loro, in casa, ci hanno permesso qualcosa in più davanti. Il calcio, in fondo, è semplice: si vince quando gli avversari sbagliano. L’abilità di una squadra, sta nel costringere l’avversario a sbagliare, perché da solo non lo farebbe. Hanno subito 5 gol a Berna? Evidentemente è prova di una situazione difficile, alla quale non sono ancora riusciti a reagire. Mi è spiaciuto non giocare con il Basilea la settimana scorsa: una partita così dura da recuperare, finirà per sottrarre tempo al lavoro infrasettimanale, e non è un bene per noi.”
Il tecnico, infine, ha risposto a una domanda su dove si potrebbe collocare il Lugano nel calcio professionistico italiano: “La Serie A è di un livello superiore, serve abitudine, e attitudine, a giocare certe partite. Nessuno dei miei giocatori potrebbe essere titolare nel massimo campionato italiano. In Serie B, invece, al di là di tre/quattro squadre superiori alla media, c’è un certo livellamento: e credo che lì potremmo collocarci, e fare anche bene.” (Fonti: Ticinonews, RSI Sport, FC Lugano).
Per quanto riguarda i convocati per domani, oltre ai soliti, con l’eccezione dei tre nomi già citati, farà parte del gruppo proprio Christos Donis. E, conoscendo il boemo, non ci sentiamo di escludere nulla, a questo punto. Il calcio d’inizio è per domani, alla Swissporarena di Lucerna: e saremo là, a raccontarvela. Continuate, quindi, a seguirci!