Molti i motivi d’interesse nella tradizionale conferenza stampa del venerdì per Zdeněk Zeman. La vittoria in Coppa svizzera, e conseguente qualificazione alla finale, hanno generato moto entusiasmo tra gli sportivi locali. E, domenica, arriva il Basilea. Probabilmente, non ci sarebbe stato bisogno dell’impresa di mercoledì per vedere lo stadio di Cornaredo pieno (in genere, i rossoblù sono seguiti da almeno 1.000/1.500 persone provenienti non solo dalla città renana, ma sovente anche da altre località elvetiche); tuttavia, le premesse per assistere a una bella festa di sport ci sono tutte.
“C’è euforia, dopo Lucerna: da un lato può essere negativo, ma io guardo anche a quello positivo: i ragazzi, in questo modo, si rendono conto di potersela giocare con tutti” è stato l’esordio del boemo, nella sala stampa di Cornaredo. Si è poi tornati alla partita di mercoledì sera: “Ha sbagliato Valentini, perché se sei 0-1 in trasferta, al 45′, devi calciare lungo. Ha sbagliato Jozinović perché, quando giochi a calcio, devi prendere il pallone. Invece sono in tanti che si girano, e vanno via, perché non vogliono la responsabilità di ricevere palla.”
Capitolo infortunati: a parte Karim Rossi, infortunatosi con lo Zurigo, e Piccinocchi, gli altri si sono allenati tutti con il gruppo. Si avvicina, quindi, il ritorno di Bottani in squadra: “Lui non ha problemi psicologici, ora fisicamente è a posto. Vorrebbe sempre giocare, anche a Lucerna mi aveva chiesto di entrare; ma non era pronto, e ho pensato che, se si fosse fatto male in un contrasto magari, sarebbe stato peggio”.
Il discorso è, fatalmente, di nuovo tornato sulla Coppa: c’è grande eccitazione, in Ticino per questo avvenimento, che ha il sapore di una piccola impresa: in fondo, il Lugano è sempre una neo promossa, e arrivare in finale di Coppa, è un ottimo risultato. Zeman, che è comunque nuovo dell’ambiente, si sta probabilmente rendendo conto in questi giorni, di cos’è la Coppa svizzera nell’immaginario della gente e degli appassionati: “È meglio passare il turno che essere eliminato, ovviamente: ma tutto questo, fa parte del calcio. Spero che il 29 maggio sia soprattutto una festa dello sport: su cosa succederà, per adesso non ho tempo per pensarci, abbiamo un campionato ancora lungo, e una salvezza da conquistare.”
Si è quindi passati a parlare dell’attesissimo scontro di domenica con il Basilea capolista: “Tutti si devono rendere conto che giochiamo contro la squadra più forte della Svizzera. Serviranno attenzione, organizzazione di gioco, concentrazione e decisione. Il mio futuro? È presto per fare programmi… sono troppe le incognite, c’è una salvezza da conquistare, una finale di Coppa da giocare. Deciderò quando avremo tutte le carte in tavola, e si saprà di quale morte morire.”
Ultima battuta sul rigorista, dopo le ultime vicissitudini: “Il rigorista è Sabbatini: però, visto che Bottani deve arrivare ai 15 gol che mi sono prefissato debba fare, entro la fine del campionato, lo tirerà lui, almeno fin quando non arriverà a questa benedetta quota di 15 gol.”