Lugano, Zeman: “Dobbiamo iniziare a giocare a calcio”

Il San Gal­lo, contrapposto in casa nel prossimo turno al  Lu­ga­no (calcio d’inizio domenica 28 h. 16.00), non è una squa­dra che segna molto, ma subisce anche poche reti. I biancoverdi, nelle 20 par­ti­te precedenti, sono andati a se­gno 21 volte (28 il Lu­ga­no), ma vantano “solo” 23 gol al passivo. Han­no, quin­di, la se­con­da mi­glior di­fe­sa die­tro a quella dello stellare Ba­si­lea (21); il portiere, Lo­par, in Su­per Lea­gue, vanta l’80 % di respinte delle conclusioni verso la propria porta: la media migliore in assoluto. Oltre a questi dati statistici, gli svizzero tedeschi si sono anche rinforzati nella pausa invernale: sono arrivati Gian Luca Gau­di­no, l’at­tac­can­te tur­co Ka­ra­de­niz, i cen­tro­cam­pi­sti Cue­to e Leit­geb, il terzino norvegese Ha­nin.

Nell’allenamento di oggi, sono state notate le assenze di diversi titolari. Oltre a Padalino e Rossi (Datković ha iniziato a correre ieri), mancavano anche Bottani e Piccinocchi. La lista dei convocati verrà quindi diramata domani, al termine dell’ultimo allenamento di rifinitura, e prima della partenza per San Gallo, prevista per le 16.00 circa.

Nella tradizionale conferenza stampa del venerdì, Zeman ha parlato del momento della squadra, e delle sue aspettative per domenica. Il boemo è stato, tra l’altro, piuttosto duro, anche bei confronti di alcuni suoi giocatori. Ma ecco, di seguito, le sue principali dichiarazioni: “Abbiamo qualche problema di infortunati. Datković un giorno sta bene e uno no: ma se dice che sta male, gli devo credere. Piccinocchi ha lamentato il riacutizzarsi di un infortunio vecchio; Čulina non segna, ma non è quello il problema: credo che sia più un’insicurezza, la paura di farsi male di nuovo. Per i sanitari, però, è a posto. Spero che qualcuno possa recuperare per domenica” sono state le prime parole del mister alla stampa locale.

“Sto ovviamente valutando opzioni alternative. Il problema di Pušić è tattico: non sempre riesce a leggere le situazioni di gioco, però mi da i chili che Bottani e Piccinocchi non hanno. Sappiamo che abbiamo dei limiti: tuttavia, non è che ce lo dobbiamo dire ogni venerdì e dopo la partita. Credo che noi si possa e si debba sopperire con l’organizzazione di gioco: tuttavia, per dire, contro lo Zurigo non c’è stata. Quello che dico al gruppo, è che i problemi dobbiamo risolverli insieme. Aspetto anche di capire le condizioni di Rossi, e quando potrà tornare disponibile. Abbiamo anche Ceesay, ma non è nel contingente, per ora, e comunque non è un centravanti.”

Il boemo si è concesso anche una battuta su Totti: “Lui in Svizzera? Servono tre o quattro milioni di franchi, che io non ho. Certo, potrebbe fare ancora qualcosa: ma è fantascienza pensare che possa venire qua. Il presente, per noi, è Bottani: non so se lo abbiamo coccolato troppo, come dice il Presidente: so, però, che mi aspetto molto da lui, che è un elemento importante per questa squadra, e di questo se ne deve convincere anche lui.”

Cosa si aspetta il boemo da queste due importantissime partite, domenica e mercoledì? “Per me, campionato e Coppa sono entrambe importanti. Certo, la salvezza resta fondamentale, poi vedremo di fare bene in entrambe le competizioni. La Coppa ha fascino se davvero riuscissimo a vincerla: mi immagino cosa possa voler dire rivedere il Lugano in Europa, anche per la città. Non sono qua a cercare rivalse, ma a fare il mio lavoro, e cerco di farlo il meglio possibile: il mio metro di valutazione non sono i risultati. Tuttavia, non si può prescindere da essi, e spero di vedere qualcosa, da qui alla fine della stagione.”  

Nel frattempo, su Milan Channel, Alessandro Mastalli, rientrato in rossonero dopo la sfortunata esperienza luganese, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua esperienza elvetica: “Ci può essere l’allenatore che non ti vede; tuttavia, spetta a noi giocatori dimostrare di poter essere utili alla squadra, farci vedere in allenamento. Purtroppo, nonostante possa dire di avere imparato molte cose da Zeman, non godevo della sua fiducia. Questo mi ha in effetti demoralizzato. Tuttavia, come tutte le cose della vita, credo si tratti di un’esperienza, che potrà essere utile in futuro; in ogni caso, mi ha fatto crescere sotto diversi punti di vista.”

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Silvano Pulga