Cuore Juve, ma che peccato quel primo tempo…
La Juventus è uscita dallo Stadium a testa alta contro il Bayern Monaco: e considerato quanto accaduto nei primi sessanta minuti di gioco, direi che si tratta di una notizia. Un’ultima mezz’ora di un’intensità pazzesca in cui i bavaresi hanno patito la voglia di riscatto juventina e, forse, hanno tirato un po’ i remi in barca (sbagliando). Era impensabile che la formazione di Guardiola tenesse quel ritmo per tutta la partita, e questo probabilmente Allegri lo aveva messo in preventivo. Andare a nascondersi e rintanarsi nell’area di rigore per tutto il primo tempo, però, è stata una mossa che ha di fatto compromesso l’andamento della partita in maniera definitiva. Müller ha graziato i bianconeri una volta, ma alla seconda ha punito Buffon con un destro preciso e potente il giusto: il secondo gol di Robben, invece, era evitabile perché l’olandese, seppur a un ritmo che pochi in Europa possono vantare, fa la cosa che meglio gli riesce e nessuno va in aiuto di Barzagli per togliergli proprio quella conclusione mancina.
Si sapeva però che gli episodi avrebbero deciso la partita e, per questo motivo, evitare di dover difendere l’area di rigore in maniera continua per metà incontro avrebbe quanto meno ridotto i pericoli per la porta di Buffon. Specie perché il Bayern, con un pacchetto arretrato improvvisato, ha dimostrato di andare in crisi quando Pogba e compagni salivano di tono nel pressare. Bernat non ha praticamente mai usato il destro se non come appoggio, Alaba non è un centrale di difesa e al suo fianco aveva un centrocampista giovanissimo adattato per sopperire alla scarsa forma fisica di Benatia, entrato solo nella ripresa. Proprio Kimmich, uno di cui sentiremo a lungo parlare in futuro (ma nel suo ruolo), ha però commesso gli errori decisivi nella rimonta juventina: prima ha regalato il pallone a Mandžukić in occasione del gol di Dybala, poi si è fatto anticipare da Sturaro sull’allungo che ha portato al pareggio bianconero. Imperdonabile il primo, specie per uno che dovrebbe fare del palleggio il suo punto forte, comprensibile invece il secondo visto che non stiamo parlando di un difensore fatto e finito.
Bisogna però dare un merito ad Allegri. Il tecnico ex Milan ha infatti azzeccato ogni singolo cambio: Hernanes non ha fatto nulla di eccezionale ma è stato fondamentale nel dare le giuste geometrie alla squadra, prendendosi anche qualche fallo importante. La coppia Morata-Sturaro, nemmeno a dirlo, ha invece realizzato assist e rete in occasione del secondo gol: molto male Khedira, completamente fuori dal gioco in fase offensiva e poco pungente in quella d’interdizione. Il colpaccio a un certo punto sembrava quasi possibile, ma cosa è mancato ai bianconeri? Soprattutto la spinta degli esterni, Evra e Lichtsteiner non si sono praticamente mai proposti in avanti per paura di scatenare la furia di Robben e Douglas Costa in ripartenza: alzare il baricentro per costringere le ali bavaresi a coprire qualche metro di campo in più, forse, avrebbe permesso alla formazione bianconera di accorciarsi e rendere la vita più difficile ai palleggiatori del Bayern Monaco.
Ripeto, la notizia è che avremo una partita vera all’Allianz Arena: ma quando capiterà di nuovo alla Juventus di affrontare un Bayern Monaco così rimaneggiato in difesa? Aggredire la partita cercando di mettere sotto pressione il pacchetto arretrato sarebbe stata la soluzione migliore, Allegri invece ha scelto la via della prudenza e questa si è rivelata una scelta sbagliata, perché adesso la Juventus è costretta a segnare: non esattamente il modo più facile per affrontare la trasferta di Monaco di Baviera.