Roma-Palermo: precedenti, statistiche e curiosità

La Roma per dimenticare in fretta la sconfitta interna contro il Real Madrid e ripartire dalle buone prestazioni fornite in campionato; il Palermo, invece, deve assolutamente cambiare passo e provare a trovare nella capitale punti che sarebbero grasso che cola, vista la non esaltante classifica dopo l’ultima sconfitta interna contro il Torino.

I PRECEDENTI –  26 i precedenti all’Olimpico tra i rosanero e la Roma in archivio, con un bilancio favorevole ai padroni di casa: 17 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Il precedente della stagione 2012/2013 risale all’undicesima giornata e coincide con un secco 4-1 dei padroni di casa, mentre nell’ultimo scontro diretto tra le due formazioni è stato il Palermo a prevalere per 1-2 grazie alle reti di Vazquez e Belotti; per quanto riguarda l’incontro con più reti tra Roma e Palermo, infine, si tratta di un 5-2 risalente addirittura al 1961.

LE STATISTICHE – Sono 80 le reti realizzate da Roma e Palermo nei 26 precedenti, un dato che evidenzia come questo incontro sia storicamente ricco di emozioni. I giallorossi hanno segnato in 54 occasioni, mentre le restanti 26 reti hanno permesso ai tifosi ospiti di gioire: con ben 3 reti a partita, questa si tratta di una delle partite con più marcature dell’intera Serie A. La Roma vanta inoltre il secondo miglior attacco del campionato (47 reti, 1,9 a partita) mentre il Palermo si piazza al 14esimo posto con 27 gol (1,1 per incontro). Infine nella particolare classifica dei chilometri percorsi in media dalle formazioni, la Roma è quart’ultima con 100,7 km/partita; leggermente meglio il Palermo, 13esimo con 102,5 km per incontro.
Il miglior marcatore della Roma sino a questo momento della stagione è Miralem Pjanic, autore di 8 gol in campionato; l’attaccante più prolifico del Palermo, invece, è Alberto Gilardino con 7 marcature.

La Roma si trova in un buon momento di forma ed è favorita sul Palermo, che naviga nelle parti basse della classifica: consigliamo quindi l’1 fisso, l’over 2,5 e la rete di Diego Perotti.

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Alessandro Lelli