Un Palermo scombussolato dal caos allenatori riceve il Toro di Ventura, messo in discussione per i recenti risultati negativi: la classifica non sorride soprattutto ai rosanero, ma i granata hanno bisogno di punti per mettersi al sicuro. Il gol di Gilardino dopo due minuti illude il Palermo, rimontato da due gol di Immobile e un’autorete di González: il Torino vince meritatamente 1-3.
Bastano due minuti al Palermo per portarsi avanti: dall’asse Vázquez-Morganella-Gilardino nasce il gol del vantaggio rosanero. Il Toro risponde con Immobile di testa, ma la palla esce di poco a lato. A risultato sbloccato non ci sono tatticismi e i ritmi sono alti già dalle prime battute. Il Torino c’è e soprattutto c’è Immobile: il granata dopo una ripartenza solitaria dalla propria area si procura e trasforma il rigore del pareggio. Il Palermo lascia molto spazio ai granata e Belotti divora due volte il gol del vantaggio, che arriva però grazie a un autogol di González su cross di Peres. Sfortunato Bosi, che deve rinunciare per infortunio a Goldaniga e Sorrentino: tra i pali esordisce Alastra. Si torna negli spogliatoi dopo cinque minuti di recupero, con il Torino in vantaggio di un gol.
Nella ripresa ripartono forte i granata, con tre occasioni in tre minuti: Alastra (due volte) e Anđelković (sulla linea) tengono in partita il Palermo. Dalla parte opposta Padelli fa una gran parata su Gilardino: i rosanero si risvegliano in una partita che il Toro non riesce a chiudere, nemmeno dopo le occasioni di Benassi, Glik e ancora Immobile. Il dominio granata, però, è netto e Immobile è in gran giornata: è lui a siglare il gol dell’1-3, che chiude la sfida. Dopo più di cinquant’anni il Toro espugna meritatamente il Barbera, mentre a Palermo il fiato del Frosinone inizia a farsi sentire.
PALERMO-TORINO 1-3 (1-2)