Comunque vada sarà un successo.
Per entrambe le contendenti di questo Juventus-Napoli durato una settimana intera: oggi finalmente si gioca e spazio al campo, zero alla chiacchiere e a tutto il contorno.
L’augurio è che sia, innanzi tutto, una grande partita. Di quelle intense, tese, che possono girare al più piccolo dettaglio; uno di quegli appuntamenti per cui vale la pena rinunciare a qualcosa al sabato sera, o cenare molto distrattamente perché su quello schermo televisivo sta succedendo qualcosa di importante. Per non parlare dei presenti allo stadio: beati loro.
Grande partita dovrebbe essere, viste le squadre in campo: il Napoli versione 2015-2016 è poesia in movimento, la Juventus ha riscritto i suoi record tornando bella, concreta, pragmatica e vincente nella sua continuità. In una rimonta che in pochi avrebbero pensato, che ha reso frizzante questo campionato: un giorno la racconteremo quella dell’inizio da incubo e della serie positiva, la semifinale di Coppa Italia, l’ottavo di Champions raggiunto (per ora).
Archiviata l’illusione – ormai frequente: si ripete ogni autunno – di una Serie A combattuta, di una lotta scudetto aperta a 5 0 6 club, bianconeri e azzurri hanno fatto il vuoto. Giocano un football oggettivamente superiore alle altre, grazie anche una rosa ampia che permette a Sarri e Allegri di avere 11 calciatori di livello anche sotto squalifiche e infortuni.
Ci sono i gregari, i simboli, i veterani, i fuoriclasse: non si sa se Higuaín giocherà la Copa América Centenario o se lo juventino difenderà i colori dell’albiceleste a Rio piuttosto che negli Stati Uniti: quel che è certo è che dai piedi argentini passa parte della contesa. Come dalle difese (ma quanto è migliorato il Napoli sotto Sarri?), dai portieri, dal collettivo. E sarebbe, per entrambe, lo scudetto dell’incredibile: vuoi per una questione storica, vuoi per come s’era messa l’annata.
Comunque vada sarà un successo perché mica finisce qui la lotta scudetto: partite ne restano tante e inciampare è un attimo, specie con la ripresa delle coppe.
Specie col crollo della tensione dopo la partita dello Juventus Stadium; un match durato una settimana, giocato su tv, web e carta stampata in ogni singolo particolare. Interviste ai protagonisti di un tempo, paragone tra allenatori, giocatori, modulo. Ruolo per ruolo, di Juventus-Napoli sappiamo già tutto: tranne l’esito del campo, tranne il risultato. Sfida scudetto sia.