Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
Per la top11, fra i pali scegliamo una delle rivelazioni del campionato, il polacco Skorupski dell’Empoli, che in settimana ha svelato di sognare l’Europeo. L’impegno casalingo contro il Frosinone ci induce a pensare che manterrà inviolata la propria porta. Nei tre di difesa mettiamo Tonelli, altro empolese che ogni tanto timbra il cartellino, Acerbi, ex di turno contro il Chievo, e Antonelli, fra i più in forma nella rosa del Milan. A centrocampo spazio a Perotti (gioca avanzato e sfida il Carpi, meglio metterlo in campo), Biglia (al rientro dopo l’infortunio: quando c’è lui, la Lazio gira), Borja Valero (nella super sfida contro l’Inter, uno con la sua tecnica risalta sempre) e Lulić (sempre pericoloso con i suoi inserimenti). Infine, davanti scegliamo Zapata (cinque gol in 12 presenze: quando è in forma è incontenibile), Salah (ha ripreso a segnare dopo una lunga pausa, al Braglia può esultare ancora) e Kalinić (a San Siro fu letale, l’Inter potrebbe essere la sua vittima sacrificale preferita e il croato non segna da otto giornate…).
Apriamo la nostra flop11 con Padelli, portiere di un Torino che nove volte nelle ultime dieci di campionato ha subito gol. Davanti a lui Lichtsteiner (lo svizzero “soffre” le grandi partite e pecca spesso di nervosismo. In più, contro il Napoli, non è da escludere che Allegri punti su Cuadrado), Koulibaly (è in gran forma, ma non sarà facile tenere a bada Dybala) e Rosi (troppo discontinuo e mai in zona bonus). Centrocampo formato da Sturaro (contro la mediana partenopea ci sarà da sudare), Jorginho (a parti invertite, stesso discorso fatto per lo juventino: prevediamo una partita “tirata”), Diamanti (non sembra il giocatore di una volta, per il momento meglio farne a meno) e Medel (contro il centrocampo viola il cileno rischia di andare in difficoltà e di essere sovrastato sul piano tecnico); infine il tridente: Balotelli (in campo se Niang darà forfait, ma SuperMario non è più super), Matavz (chiamato a sostituire l’infortunato Pavoletti a San Siro contro il Milan: l’impatto col calcio italiano è di quelli tosti) e Callejón (su di lui Allegri monterà una bella marcatura e lo spagnolo rischia di non trovare spazi per sfogare la sua velocità).