Tennis, Fed Cup: la Francia batte l’Italia 4-1 e vola in semifinale

Quella che doveva essere una rivincita della sconfitta subita dalle Azzurre a Genova si rivela purtroppo essere un replay del film che abbiamo già visto l’anno precedente, se non peggiore. L’Italia esce con le ossa rotte dal confronto con la Francia valido per i quarti di finale di Fed Cup perdendo per 4-1 e ora si gioca la permanenza nel gruppo di merito con lo spareggio salvezza ad aprile.

Dopo il pareggio per 1-1 della prima giornata, la prima gara della giornata vedeva opposte Sara Errani e Kristina Mladenovic: la tennista bolognese rimane in partita solo un set, arrivando fino al tie-break contro “Kiki” che vince il primo set con il punteggio di 7-6 (7-4). Dopo il primo set Sarita è uscita mentalmente dalla gara e ha ceduto le armi in appena un’ora e 34 minuti di gioco con un netto 6-1 nel secondo set con una striscia di sei game consecutivi che le consegnano il set e l’incontro.

In condizioni già di svantaggio, tutto grava ora sulle spalle di Camila Giorgi che si trova a sfidare Caroline Garcia: nonostante il tabellone facesse presagire un esito più combattuto (tre posti di differenza tra le due tenniste nel Ranking WTA), l’incontro non è molto appassionante e il set viene vinto dalla francese con il punteggio di 6-3 dopo una serie di break. Nel secondo set la francese è sempre più convinta e ritrova il servizio, mentre la maceratese colleziona doppi falli e un break decisivo sul punteggio di 3-1, break che risulterà fondamentale e regalerà ai transalpini il punto della vittoria e la seconda semifinale consecutiva.

Neanche il doppio riesce a risollevare le sorti italiane: Garcia e Mladenovic hanno liquidato 6-0 6-1, in appena 45′ di partita, le azzurre Caregaro ed Errani, decretando la debacle azzurra e una situazione in squadra a dir poco esplosiva, con Flavia Pennetta ritirata, Roberta Vinci assente per scelta, Karin Knapp indisponibile, Francesca Schiavone convocata solo come doppista e Sara Errani assolutamente assente sul campo. L’unica ad averci messo una toppa è stata Camila Giorgi nel primo giorno ma anche il fatto di aver dovuto convocare Martina Caregaro, 23 enne numero 257 del mondo di Aosto, è sintomo di una mancanza di rimpiazzi alle spalle di una generazione di fuoriclasse che sta giungendo al termine. Corrado Barazzutti non è esente da colpe, anche se ha cercato di schierare la migliore formazione possibile con quanto l’Italia offra oggi nel tennis femminile: puntare su questa Errani è stato un errore e bisognava forse osare la carta Francesca Schiavone.

Ora ci aspetta lo spareggio ad aprile in cui sarà fondamentale recuperare Karin Knapp e Roberta Vinci ma se questo è il risultato di questi giorni, ci aspettano probabilmente anni molto duri.