Manca poco, ormai, alla ripresa della stagione calcistica in Svezia: tra due fine settimana (20 e 21 febbraio) si ripartirà, infatti, con le partite dei gironi eliminatori della Svenka Cupen. Le squadre della massima serie, intanto, sono impegnate nella preparazione precampionato, quasi sempre in altri emisferi, date le condizioni atmosferiche scandinave di questo periodo, poco favorevoli alla pratica, all’aperto, del calcio. Il Malmö si è recato a Dubai, e proprio negli Emirati il giornalista Olof Lundh ha incontrato Markus Rosenberg, capitano degli Himmelsblått. L’intervista è apparsa in mattinata su Fotbollskanalen. L’attaccante e capitano dei biancocelesti ha fatto una lunga chiacchierata con il giornalista, parlando del passato, presente e futuro suo e della squadra.
“Allan Kuhn ci sta dando una strategia di gioco differente, poco svedese direi quasi” ha dichiarato Rosenberg. “Faremo un gioco molto d’attacco, tenendo alto il baricentro della squadra, e andando a pressare gli avversari nella loro metà campo. È inusuale veder giocare così in Svezia: abbiamo tanti giocatori nuovi, un nuovo allenatore, c’è molto lavoro da fare. Ma il tempo c’è, prima dell’inizio del campionato: abbiamo quattro amichevoli da giocare, e poi ci sarà la Svenska Cupen. Affronteremo per prima una squadra di Superettan (il Sirius ndr), saremo all’80%, e anche loro. Credo che faremo bene, e alla Coppa ci teniamo: potrebbe essere il nostro passaporto per tornare in Europa. Sappiamo che è una competizione difficile, guarda la scorsa stagione: con l’Örebro abbiamo avuto il 70% di possesso palla, occasioni da rete, e ci hanno battuti 0-1.”
Rosenberg ha parlato anche degli allenatori, del passato e del presente: “Åge Hareide ha fatto una scelta condivisibile, considerando la sua età, e la proposta ricevuta. Conosce l’ambiente delle nazionali, ha già guidato la Norvegia. Ci siamo trovati bene con lui, ma è giusto che sia stato lasciato libero di fare la sua scelta. Ho saputo del nuovo allenatore mentre ero in vacanza, la società non mi ha chiesto nulla, anche se ero convinto che l’avrebbero fatto. Non so quali siano stati gli elementi che hanno portato a questa scelta, ma se devo giudicare ora, dai metodi e dalla chimica, dico che non avrei potuto scegliere di meglio”
Sulla deludente stagione passata, Rosenberg non cerca attenuanti: “Nel 2014 abbiamo fatto tutto bene, vincendo il campionato e qualificandoci per la Champions League. Lo scorso anno ci siamo qualificati ancora per la fase a giorni di CL, ma la gente non si è accontentata, si aspettava da noi più del quinto posto. Purtroppo, le cose sono girate male: ho giocato meno partite, sono stato meno incisivo, non mi sono ben integrato con Isaac (Kiese Thelin). Con Vidar Örn Kjartansson credo che mi troverò bene: lui ha ottimi fondamentali, ed è molto forte in area di rigore.”
Sul suo futuro, l’attaccante biancoceleste (è nato nel 1982) ha le idee abbastanza chiare: “Ho un contratto fino al 2017. Non ho più vent’anni, vedremo come starò alla scadenza. Certo, sarebbe fantastico poter continuare, sennò dovrò essere mentalmente pronto a ciò che succederà dopo. Ma adesso, è ancora presto per pensarci: per ora, lavoro per la stagione in arrivo. Ci credo molto, e vi stupiremo con una tattica di gioco molto offensiva.”