Il Genoa di Gasperini arriva allo Juventus Stadium con un compito quasi proibitivo: fermare la corazzata bianconera e la sua striscia di dodici vittorie consecutive. Il miracolo però non riesce ai rossoblù, che finiscono per essere la tredicesima vittima della squadra piemontese: un autogol di De Maio decide una partita che non regala grandi emozioni e delude sotto ogni punto di vista. Migliore in campo Cuadrado, protagonista nell’azione del gol.
L’avvio di gara non è dei migliori per l’undici di Allegri, che soffre la disposizione a specchio della squadra ligure e fatica a trovare spazi in verticale. Nella prima mezz’ora di gioco l’unico a farsi notare tra i torinesi è, al solito, Paulo Dybala: buona progressione al minuto 13 conclusa con un tiro al lato. Il Genoa si accontenta di chiudere gli spazi e non si arrischia a ripartire, per evitare di essere presa in contropiede dalle rapide punte bianconere. L’incontro si sblocca al 30′ esatto, per grandi meriti di Cuadrado e per evidenti colpe della retroguardia rossoblù: l’ala colombiana si ritrova in area di rigore dopo aver dribblato un solo uomo e nel tentativo di mettere in mezzo trova la sfortunata deviazione di De Maio che condanna Perin per l’1-0. Fino al duplice fischio c’è spazio solo per l’uscita dal campo di Evra (risentimento muscolare) e per una sciocca ammonizione rimediata da Bonucci: squadre a riposo dopo un primo tempo non memorabile.
Nella ripresa il Genoa si rende pericoloso per primo con Cerci, che batte di sinistro ma trova i guantoni dell’attento Buffon; è l’ultima azione dell’ex Torino che poco dopo lascia il terreno di gioco. Tra i padroni di casa entra Zaza per uno spento Morata e va subito vicinissimo al gol: l’attaccante lucano approfitta di un pasticcio della difesa genoana e s’invola verso la porta, Perin mantiene in partita i suoi uomini. La Juventus abbassa i ritmi, forse pensando ai prossimi impegni, forse perchè il Genoa non sembra avere armi per pungere. Pogba prova ad accendersi ma Cuadrado controlla male l’assist del francese: al 75′ Dybala si fa rimpallare il tiro che avrebbe potuto chiudere la partita. In campo lo spettacolo continua a latitare, i bianconeri non soffrono ma neanche chiudono la partita. L’ultimo brivido lo regala ancora Zaza a tempo ormai scaduto: l’attaccante entra con troppa irruenza su Izzo e si becca un cartellino rosso forse eccessivo. I 5 minuti di recupero prolungano – inutilmente – una partita mai davvero avvincente, utile solo alla Juventus per continuare la rincorsa scudetto.
JUVENTUS-GENOA 1-0 (1-0)
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 5.5, Cáceres 6 (63′ Rugani 6); Cuadrado 7 , Padoin 6, Marchisio 6, Pogba 6.5, Evra 5.5 (41′ Alex Sandro 6); Morata 5 (54′ Zaza 5.5), Dybala 6. A disp.: Neto, Rubinho, Lichtsteiner, Lemina, Sturaro, Hernanes, Pereyra. All.: Allegri 6.
Genoa (3-5-2): Perin 6.5; Muñoz 6, De Maio 5, Izzo 5.5; Ansaldi 6, Ntcham 5.5 (58′ Capel 5), Rigoni 5.5, Džemaili 6 (81′ Matavž s.v.), Gabriel Silva 5.5; Cerci 6 (55′ Suso 5.5), Pavoletti 5. A disp.: Burdisso, Marchese, Pandev, Lazović, Lamanna, Fiamozzi, Donnarumma, Tachtsidis, Rincón, Laxalt. All.: Gasperini 5.5.
Arbitro: Russo di Nola.
Marcatori: 30′ Cuadrado (J).
Note – Ammoniti: 34′ Muñoz, 64′ Capel, 73′ Rigoni (G), 39′ Bonucci (J). Espulso: 91′ Zaza (J).