Calcio femminile, Susanna Camusso incontra le calciatrici

Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha incontrato nella sede del sindacato a Roma una delegazione di calciatrici della nazionale femminile guidata da Melania Gabbiadini per esprimere il suo sostegno al calcio femminile.

L’iniziativa, promossa dalla stessa Camusso, arriva dopo lo sciopero del 17 ottobre indetto per ragioni sindacali e dopo tutta la vicenda Sporting Locri, ha portato un gruppo di calciatrici a dialogare con il segretario della CGIL ed ha visto il pieno appoggio del sindacato alle lotte delle calciatrici per una situazione più equa sia dal punto di vista retributivo e contributivo che da quello legislativo, per esempio riguardo i diritti agli infortuni e alla maternità: basti pensare che il tetto massimo d’ingaggio in Italia per una calciatrice non supera i 28mila euro lordi annui e che al movimento del calcio femminile al momento sono destinati poco più di 500mila euro l’anno.

Queste le parole della sindacalista: “Continueremo a ragione su questi temi e vedremo le cose che di potranno fare per determinare condizioni di maggiore tutela delle calciatrici e per una doverosa attenzione al calcio femminile, su cui gravano ancora tanti pregiudizi. Con questa iniziativa alziamo una bandiera, ne seguiranno altre. Dall’incontro è emersa la loro passione, la volontà di essere riconosciute e apprezzate. La promessa che faccio a queste ragazze è quella di continuare a vederci per ragionare sulle cose che si possono fare e sulla necessità di riconoscere le tutele a chi fa sport come loro. Senza dimenticare il grande impegno contro la discriminazione. C’è una domanda che aleggia: come mai in Italia in nessuno sport ci sono donne professioniste? Ecco perché dobbiamo alzare una bandiera, permettere alle donne di esercitare l’attività sportiva con le stesse caratteristiche e tutele garantite all’estero o agli uomini”.

Queste invece le parole di Melania Gabbiadini: “L’incontro con il segretario della Cgil è stato molto importante, il movimento femminile fatica a decollare, ci sono problematiche che si stanno iniziando ad affrontare. Bisogna proseguire. E’ difficile avere tutto subito. Un piccolo passo alla volta, l’importante è aver cominciato”.

All’incontro hanno partecipato Sara Gama (difensore del Brescia e della nazionale), Chiara Marchitelli (portiere del Brescia ed ex nazionale), Marta Mason (attaccante del Mozzanica e della nazionale), Martina Piemonte (attaccante del San Zaccaria e della nazionale Under 19), Chiara Valzolgher (portiere del Sudtirol ed ex della nazionale Under 19), Katia Serra (responsabile dell’Aic, l’associazione italiana calciatori settore calcio femminile) e Ilaria Pasqui (responsabile area legale Aic dipartimento dilettanti) che hanno consegnato alla Camusso il libro “Il calcio è donna: storie e volti delle protagoniste azzurre” curato dall’Aic.

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Stefano Pellone