Brasiliano di nascita, ma polacco di origine (e di nazionalità), Thiago Rangel Cionek arriva per la prima volta in Serie A all’età di 29 anni, dopo alcuni anni di apprendistato in B: prima di approdare al Palermo, la sua nuova squadra, in Italia aveva militato anche con le maglie di Padova e Modena.
Nato, come dicevamo, a Curitiba – nello stato brasiliano di Paraná – Cionek muove i suoi primi passi calcistici in una piccola formazione, il Vila Hauer EC. Nel 2005 viene ingaggiato dal Cuiabá, ma cambia casacca l’anno successivo, quando si accasa al Bragança. Questa esperienza dura però solo qualche mese, visto che Cionek viene visto e acquistato da una formazione ben più conosciuta e blasonata, il CRB. Dopo la parentesi con quest’ultima formazione, Cionek decide di lasciare la terra natìa e di trasferirsi in quella di origine, dalla quale molti anni prima erano partiti i suoi nonni: in particolare, si accasa al Jagellonia, squadra militante nel massimo campionato polacco. Con i giallorossi debutta il 2 settembre 2008 nella vittoriosa partita contro il ŁKS Łódź e, nella stagione successiva, contribuisce al successo nella Coppa di Polonia e nella Supercoppa. La sua carriera al Jagellonia dura in totale quattro anni, perché nel 2012 passa al Padova: coi biancoscudati le sue presenze sono ben 30 e l’anno successivo viene prelevato dal Modena. Coi canarini riesce a togliersi importanti soddisfazioni a livello personale, e nel frattempo arrivano anche le prime convocazioni nella Nazionale polacca. Poi, a gennaio 2016, arriva la classica “offerta che non si può rifiutare” e passa al Palermo.
Lo prendiamo al Fantacalcio? La sua duttilità – può giocare sia da centrale che da terzino – e la sua esperienza lo rendono un calciatore che potrebbe trovare molto spazio nell’undici di Tedesco. Noi non lo riteniamo un difensore da prendere a tutti i costi, anche perché nella sua carriera non sono mancati i cartellini e le giornate di squalifica. Cionek è roccioso e potrebbe avere un buon impatto sul campionato, ma per ora il nostro consiglio è, tutt’al più, quello di prenderlo come settimo o ottavo difensore.