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Tennis, Australian Open: Murray in rimonta, lancia la sfida a Djokovic

Sarà Andy Murray a sfidare Novak Djokovic nella finale di domenica degli Australian Open. Nella semifinale odierna lo scozzese ha superato in rimonta il canadese Raonic al termine di cinque tiratissimi set dopo oltre 4 ore di gioco.

Murray comincia la partita col piede sbagliato, litiga con la prima di servizio concedendo a zero il primo turno di battuta del match. Di fatto sono passati solo un paio di minuti, ma il primo set si chiude lì: Raonic tiene costantemente i suoi turni di servizio e si aggiudica il primo parziale per 6-4.

Nella seconda frazione il britannico si fa più incisivo. Sbuffa, sbraita, gesticola, ma prende campo, serve meglio e si crea diverse opportunità di breakkare l’avversario che riesce sempre con fatica a salvarsi. Nel 12esimo gioco, proprio quando il tie-break sembrerebbe inevitabile, Murray (avanti 6-5) strappa il servizio a Raonic, chiude 7-5 il secondo set in un ora di gioco e riporta la partita in perfetta parità.

Equilibratissimo il terzo parziale con entrambi i giocatori che riescono con pochi grattacapi a tenere i rispettivi turni di servizio: inevitabile arrivare al tie-break. Raonic dimostra la sua costante crescita anche nell’affrontare la pressione dei momenti cruciali e se lo aggiudica per 7-4.

Nel quarto set il canadese ha un inspiegabile crollo al servizio nell’ottavo gioco. Murray è bravissimo ad approfittarne strappando immediatamente la battuta al suo avversario. Nel game successivo lo scozzese offre una pericolosa palla break al rivale, ma riesce a salvarsi. Sul 5-4 e servizio per il britannico, Raonic ha nuovamente 2 palle-break a disposizione, non riesce a sfruttarle e Murray con 4 punti consecutivi chiude 6-4 dopo 55′ di gioco. Si va al quinto e decisivo set.

Il n.13 del mondo accusa pesantemente il colpo e nel primo gioco del set decisivo con due doppi falli regala il proprio servizio allo scozzese sempre più galvanizzato. Raonic sfinito, sparisce completamente di scena e regala un altro break al suo più quotato avversario nel terzo gioco del set. Troppo difficile ipotizzare una miracolosa rimonta, che di fatto non avviene: Murray chiude 4-6, 7-5, 6-7, 6-4, 6-2 in 4 ore di partita.

Sarà dunque il n.2 del mondo a sfidare Djokovic nella finale di domenica. Importante sarà valutare il recupero psico-fisico dello scozzese dopo l’estenuante maratona di oggi. Ricaricare adeguatamente le pile è l’obiettivo prioritario di Murray per provare a dare l’assalto domenica a quello che a oggi pare un muro davvero invalicabile di nome Novak e di cognome Superman.

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