Come sappiamo, il Lugano si trova in ritiro a Roma, dove rimarrà sino a domenica. Tuttavia, non tutti i giocatori sono in Italia con Zeman: uno di loro, Denis Markaj, terzino classe 1991, svizzero di origine kosovara (fa parte anche della squadra nazionale del suo Paese, che non è però ancora riconosciuto dall’UEFA), fuori rosa, è rimasto a Cornaredo, ormai ai margini del progetto del tecnico boemo. I colleghi di Ticinonline lo hanno sentito, per chiedergli un commento sulla situazione attuale, e sulle prospettive future.
“Da quando abbiamo iniziato la preparazione in vista del girone ritorno” ha dichiarato il terzino bianconero “mi sono allenato a parte con un preparatore atletico che la società mi messo a disposizione. Lavoravo con Russo e Rossini (oggi all’Aarau ndr). Cosa faccio? Alla mattina mi alleno quasi sempre per conto mio, in palestra o sulla pista di atletica. Al pomeriggio mi unisco alla U21, dove posso toccare il pallone. Chi ha deciso di mettermi fuori rosa? Sia il mister che la società, credo. La notizia mi è stata riportata dal Team Manager Giovanni Manna: mi ha detto che stavano cercando un terzino. Siccome sono in prestito dall’Aarau, mi ha suggerito di contattarli, per vedere se potevo rientrare da subito. All’Aarau, però, hanno quattro elementi per quel ruolo, e quindi adesso non se ne parla, anche per questioni di budget. Poteva andare diversamente, ma il calcio è questo, e si sa.”
Cosa succederà adesso? “Logicamente, con l’aiuto del mio procuratore, mi sto guardando in giro. Oggi non ho nulla da dirvi, però non si può mai dire, domani chissà. Ovviamente, come dicevo prima, mi sto allenando e mi tengo in forma per farmi trovare pronto: vorrei restare in Super League, anche se so che non è facile. Tuttavia, non nego che sto guardando anche all’estero. Se non trovassi nulla dovrei rimanere, ma credo che, per me, l’avventura col Lugano sia chiusa: ho 5 giocatori davanti nel mio ruolo, attualmente.”
A Roma, nel frattempo, Zeman ha ripreso con le tradizionali conferenze stampa del venerdì (sono diversi i giornalisti ticinesi al seguito della squadra bianconera).Il tecnico boemo ha comunque, più o meno, ripreso i concetti che vi avevamo già riferito ieri: “Sono soddisfatto del lavoro fatto finora, anche se ero consapevole che tutti i lavori, quando li interrompi, lasciano qualche segno negativo. Non tutti i giocatori sono al meglio. Poi, certamente, si partiva da una base, atletica e tattica: non era tutto da costruire come in estate, ma solo da migliorare, facendo attenzione a crescere in quello che, finora, non ci era riuscito al meglio.”
Sul suo futuro, il boemo non ha voluto anticipare niente: “È presto. Farò le mie scelte più avanti. Ma a Lugano mi trovo bene. Quanto alla ripresa del campionato (sabato 6 febbraio ore 17.45 a Cornaredo con il Vaduz – ndr), mi aspetto che i giocatori abbiano una gran voglia di scendere nuovamente in campo, e che trovino le motivazioni per far vedere agli avversari chi sono, nel senso migliore del termine.”