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Tennis, Australian Open: Federer non trova la kryptonite, Djokovic è imbattibile

Grande attesa per la semifinale da sogno agli Australian Open, la madre di tutte le partite, la 45esima volta l’uno contro l’altro, il 15esimo incontro in uno slam: più di quasiasi altra coppia dell’era open. Partita vera non c’è stata. Troppo più forte Djokovic contro un a tratti spaesato Federer. Il serbo approda facilmente in finale in 4 set dopo quasi 2 ore e mezzo di partita.

Primo set: Djokovic dà subito il benvenuto allo svizzero con un ace, tenendo a zero il servizio e operando il break nel successivo gioco. Il serbo martella costantemente sul rovescio di Federer che non trova nessuna soluzione per arginarlo. Il campione in carica qui a Melbourne è devastante: firma il secondo break muovendosi in campo come un gatto e in 22 minuti di gioco annienta Roger 6-1. Fin qui dominio disarmante.

Secondo set: il servizio del serbo è impressionante e in risposta ancora di più: strappa la battuta a uno stralunato Federer nel terzo e quinto gioco. Non c’è match, la superiorità di Djokovic è clamorosa. Il pubblico esulta a ogni punto dello svizzero: non si tratta più di fare il tifo per l’uno o per l’altro, ma di sperare di vedere una partita di tennis che fino a ora non c’è. Finisce 6-2, due set a zero in neanche un ora di gioco: un incubo in salsa svizzera.

Terzo set: la notizia è che adesso c’è una partita. Aumentano “c’mon!” e pugnetti svizzeri, si fa decisamente più aggressivo Federer che nel sesto gioco, dopo innumerevoli palle break e dopo una lotta estenuante di ben 10 minuti,  riesce finalmente a strappare il servizio al serbo, con boato liberatorio del pubblico australiano. Calo fisico e psicologico di Nole e Roger chiude il set tenendo con sicurezza i restanti turni di battuta: 6-3 in 45 minuti .

Quarto set: pausa forzata di una decina di minuti per poter permettere la chiusura del tetto per il rischio pioggia. I servizi sono protagonisti fino all’ottavo gioco quando un fortunatissimo nastro serbo dà la palla break al n.1 del mondo che riesce immediatamente a convertirla. Federer si spegne e Nole va dunque a servire per il match sul 5-3 chiudendo per 6-1, 6-2, 3-6, 6-3 in due ore e venti minuti di gioco.

Ci si aspettava una partita ben diversa, visto il cammino quasi perfetto dello svizzero e quello un pochino balbettante del serbo, ma il dominio di Djokovic è stato a tratti imbarazzante, con Federer che ha avuto un sussulto d’orgoglio solamente nel terzo set. Con questa vittoria, per la prima volta in carriera, Nole sorpassa l’elvetico nei testa a testa (23-22) e attenderà lo sfidante al titolo che uscirà domani nella semifinale tra Murray (n.2) e Raonic (n.13). Sperando che nessuno prima o poi trovi la kryptonite (se davvero esiste).

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