MP Istantanee presenta… Jurgen Sparwasser, fu vera gloria?
Un gol. Un solo gol. Ma per quello, rimani per sempre nell’immaginario collettivo. La storia di Jurgen Sparwasser, calciatore tedesco orientale, ruota tutta intorno al tiro di destro che infilò ai Mondiali ’74 alle spalle di Sepp Maier. Mai più la Germania Est avrebbe toccato simile popolarità e, mai più, si sarebbe parlato di Sparwasser per qualcosa di diverso da quel gol.
Il calcio dalla parte orientale
Jurgen Sparwasser nasce ad Halberstadt, in Sassonia-Anhalt, il 4 giugno 1948. Si forma proprio nella piccola realtà del suo paese d’origine, con la maglia del Germania Halberstadt. Sparwasser è una mezzala di buone capacità tecniche, che non impiega molto per impressionare il Magdeburgo, nello stesso land. Siamo nel 1965. Gioca la sua gara di debutto l’anno seguente. Nella stagione 1968-69 vive la prima soddisfazione, conquistando la Coppa nazionale il Karl-Marx-Stadt per 4-0: Sparwasser realizza l’ultimo gol. Al termine di quella annata veste per la prima volta la divisa della Nazionale maggiore, il 22 maggio 1969 proprio a Magdeburgo contro il Cile. Nel successivo match con l’Egitto realizza due reti.
Realtà
Sono gli anni in cui il Magdeburgo concentra nelle sue file alcuni tra i migliori giocatori del Paese: oltre a Sparwasser, meritano di essere citati Jurgen Pommerenke, Martin Hoffmann e Joachim Streich. Il 1972 è un altro anno importante per la sua carriera, che lo vede grande protagonista nel primo titolo nazionale nella storia del Magdeburgo e poi con la Nazionale tedesca orientale alle Olimpiadi di Monaco: nel torneo a cinque cerchi, Sparwasser realizza 5 reti e coglie la medaglia di bronzo. In quelle stagioni in cui il suo club riesce ad inserirsi ai vertici nazionali, Jurgen ha modo di incrementare la sua esperienza con le Coppe Europee. Ed infatti nel 1974, poco prima dei Mondiali, arriva il punto più alto per il club e per la storia del calcio della Germania Est: il Magdeburgo batte a Rotterdam il Milan nella finale di Coppa delle Coppe, exploit mai più ripetuto da un altro sodalizio tedesco orientale. Oltretutto, sempre in quella stagione, era appena arrivato il secondo titolo in campionato.
Quello storico Mondiale
La Nazionale della Germania Est ha preso parte per l’unica volta ad una grande manifestazione (Olimpiadi escluse) in occasione della Coppa del Mondo 1974. I “cugini” occidentali avevano acquisito di diritto la partecipazione in qualità di organizzatori del torneo. Sparwasser e compagni, invece, dovettero passare dalle eliminatorie. Nel gruppo europeo 4, cammino agevole contro Albania, Finlandia e Romania: primo posto proprio davanti ai romeni, con Streich e Sparwasser mattatori (7 e 5 reti rispettivamente) ed un biglietto storico per la fase finale. Il sorteggio inserì, come solo la storia può combinare, Germania Ovest e Germania Est nello stesso girone, con Australia e Cile. Lo scontro tutto tedesco era previsto per calendario quale ultimo da disputare. Prima del calcio d’inizio di quel 22 giugno 1974 al Volksparkstadion di Amburgo, gli occidentali avevano già il passaggio del turno in tasca, avendo vinto le due gare precedenti. Gli orientali avevano dal canto loro incamerato un punto in meno, con una vittoria ed un pari. Il momento decisivo della carriera di Sparwasser arriva al minuto 77, quando si inserisce in area tra tre avversari e calcia di destro alle spalle di Maier. Un gol storico, che permise in un’occasione così importante all’Est di battere l’Ovest, in una gara altamente strumentalizzata dal punto di vista politico. Proprio in quest’ottica va inquadrato il gol di Sparwasser, che trasse fama imperitura da quella rete: va bene, con quella vittoria la Germania Est aveva battuto clamorosamente i ricchi campioni occidentali e superato il girone come prima classificata. Ma se andiamo ad asportare un po’ di polvere da quel momento, ci rendiamo conto che quella fu una vittoria tanto reclamizzata quanto inutile…perché permise alla Germania Ovest di non finire nel turno successivo insieme ad Argentina, Brasile e Olanda, conclamate candidate al titolo. Una strategia tanto semplice quanto lungimirante e pianificata. Probabilmente, Beckenbauer e soci non calcarono molto la mano quel giorno… ma non sminuiamo “Il gol di Sparwasser”, che si tolse indubbiamente una bella soddisfazione e ancora oggi viene ricordato per questo.
La Germania Est, dopo la sua “vittoria di Pirro“, andò ad infilarsi in quel terribile girone A perdendo con Olanda e Brasile, ma costringendo al pari l’Argentina, a cui lasciò l’ultimo posto solo per differenza reti. La squadra di Helmut Schon, come risaputo, vinse il gruppo con Polonia, Jugoslavia e Svezia, trionfando poi nella finalissima contro l’Olanda.
Dopo il gol
Sparwasser continuò la sua parabola calcistica fino alla fine solo con la casacca del Magdeburgo, conquistando il terzo campionato DDR nel 1975 ed altre due Coppe nazionali (1978 e 1979). Giocò la sua 48esima ed ultima partita con la Germania Est il 16 novembre 1977, in Turchia per le qualificazioni ad Argentina ’78, con 14 reti totali. Ritiratosi nel 1979, negò sempre di aver tratto benefici e premi da quel famoso gol. Da sottolineare che già durante gli anni di calciatore, Sparwasser aveva conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica e poi l’abilitazione ad insegnante di Educazione Fisica. Gli fu proposta più volte la panchina del Magdeburgo: ma volendo evitare le implicazioni politiche che l’incarico avrebbe comportato, ha sempre rifiutato. Parallelamente, lavorò come docente universitario nella Facoltà di Pedagogia di Magdeburgo, avventura durata fino al 1988, quando approfittò di un torneo tra vecchie glorie per scappare dalla parte occidentale. Come tecnico è stato collaboratore della prima squadra all’Eintracht Francoforte. L’unico campionato a buon livello come allenatore è stato nel 1990-91, quando salvò il Darmstadt dalla retrocessione in terza serie. Infine, tra il 1994 ed il 1996 l’esperienza nelle serie minori con il Rot Weiss Walldorf. Ha lavorato anche nel ramo assicurativo. Nel 2012 ha creato la “Fussball-Akademie Jurgen Sparwasser“, che si occupa della formazione di giovani calciatori con il patrocinio dell’Eintracht Francoforte.