Home » Fantacalcio Serie A 2015/16: alla scoperta di… Samir

È l’ennesima storia di un brasiliano in Italia. Samir Caetano de Souza Santos, più comodamente Samir, è un volto nuovo in casa Hellas Verona. Arriva dal Flamengo, ma formalmente è in prestito per diciotto mesi dal Granada (alle cui spalle c’è sempre l’Udinese di Pozzo), che l’ha girato agli scaligeri dopo averlo acquistato per 4 milioni dal club rossonero. Classe 1994, fisico imponente (1,88 m), il suo ruolo naturale è quello di difensore centrale, ma sa adattarsi come esterno sinistro o mediano davanti alla difesa. Da buon brasiliano, Samir è bravo nell’impostazione, ma negli anni al Flamengo ha dimostrato anche buone capacità nell’anticipo e nel gioco aereo, e non solo a livello difensivo, visto che Samito, così è conosciuto da quelle parti, ogni tanto si toglie lo sfizio del gol. Accostato all’ex difensore della Roma Juan, sia per aspetto fisico che per caratteristiche tecniche, il Novo Juan ha anche un sinistro niente male.

Cresciuto prima nelle giovanili dell’Audax Rio, poi in quelle del Flamengo, Samir fa il suo esordio in prima squadra nel 2013 con l’allenatore Jaime de Almeida. In due stagioni con la squadra brasiliana ha messo su 56 presenze tra Série A e Copa Libertadores, diventando presto un punto di riferimento per la retroguardia rossonera. Con la Seleçao sub-20 ha preso parte al Sudamericano Under 21 del 2013, senza mai giocare, mentre ha esordito nel 2014 con l’Under 21, in attesa di una chiamata dalla Nazionale maggiore.

Lo prendiamo al Fantacalcio? , se acquistato come scommessa. Ci spieghiamo meglio: il Verona di quest’anno, fantacalcisticamente parlando, è tutto fuorché affidabile. Ma la partenza di Rafa Márquez e la presenza in rosa, oltre dell’inamovibile Moras, del solo Helander autorizzano a sperare in Samir, che potrebbe presto scalare le gerarchie e strappare qualche voto in questo girone di ritorno. Il ragazzo, poi, ha delle qualità e per essere un difensore anche un discreto rapporto col gol. Unica pecca: già due autoreti in carriera. Magari è solo un caso. O forse no?

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