Primi due ottavi di finale nella parte alta del tabellone agli Australian Open. Il giapponese Nishikori è il primo giocatore a qualificarsi per i quarti di finale. Il nipponico (n.7) e il francese Tsonga (n.9) erano attesi da una sfida sulla carta equilibrata e dall’esito incerto. Alla “Hisense”Arena invece non c’è stato molto equilibrio, con l’asiatico ad avere la meglio in 2 ore di gioco col punteggio di 6-4, 6-2, 6-4. Male il francese che è riuscito ad arrivare a palla break solamente in due circostanze in tutto l’incontro. Grande solidità e ottimo servizio invece da parte di Nishikori che pare aver superato i problemi al polso dei giorni scorsi.
Alla “Rod Laver” Arena invece va in scena l’incubo di Djokovic che ha le snelle sembianze del francese Simon. Le avvisaglie di un insolito nervosismo del serbo si erano intuite già nella partita vinta con Andrea Seppi. L’ostico transalpino oggi in versione “muro di gomma” manda fuori giri il n.1 del mondo per oltre 4 ore di partita, trascinando il suo incredulo avversario al quinto set. Nole cade in pieno nella trappola architettata in maniera perfetta dal n.14 del circuito ATP. Colpi senza peso, innumerevoli cambi di direzione e una solidissima azione difensiva sono state le armi francesi che hanno letteralmente fatto impazzire Djokovic capace di sperperare la bellezza di 19 palle break, condite da addirittura 100 errori gratuiti.
Nel quinto e decisivo set l’incubo del serbo si è interrotto, trovando di colpo la lucidità mentale che aveva letteralmente smarrito per più di 4 ore di partita. Un eroico Simon si è infine arreso nell’ultimo parziale, non prima di aver regalato un colpo di coda recuperando uno dei due break che aveva subito. Il finale dopo 4 ore e 30 minuti di gioco è 6-3, 6-7, 6-4, 4-6, 6-3 a favore di Nole. Ai quarti di finale il n.1 è atteso da Nishikori.
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