Tennis, l’Italia saluta Melbourne

Dalle stelle di New York alle stalle di Melbourne: si potrebbero spiegare così gli ultimi due tornei slam per la compagine italiana. Era ovvio che ripetere lo Us Open era un’utopia, ma almeno portare qualche azzurro un po più in là nel tabellone era una speranza più che fondata.

In campo femminile l’unica ad aver vinto una partita è stata Roberta Vinci, capace poi di superare anche il secondo turno prima di arrendersi alla giovane tedesca Friedsam; si poteva fare di più, ma non è lei che deve portare avanti il movimento italiano all’età di 32 anni. Camila Giorgi, sfortunata nel sorteggio, ha lottato e messo in difficoltà Serena Williams, ma nulla ha potuto contro la numero uno del mondo. La vera delusione è quindi Sara Errani, sconfitta dalla Gasparyan, che dimostra di non amare particolarmente l’Australian Open dato che in otto apparizione in ben 4 ha perso al primo turno.

In campo maschile, si è distinto solo Andreas Seppi, uscito a testa alta al terzo turno per mano dell’alieno Novak Djokovic. L’anno scorso aveva battuto Federer raggiungendo gli ottavi, ma contro il numero uno del mondo purtroppo l’esito non è stato lo stesso. Paolo Lorenzi, contro Grigor Dimitrov, ha lottato come suo solito riuscendo a portare il bulgaro al quarto set prima di cedere, ma era difficile fare meglio di così. Marco Cecchinato invece non è riuscito ad opporsi al super servizio del francese Mahut, ma per lui essere entrato nel tabellone principale è un gran traguardo.

Simone Bolelli, con qualche problema alla schiena, ha raggiunto il secondo turno battendo Istomin e perdendo poi in quattro set dall’australiano Tomic. Chi ha più da reciminare è, purtroppo, ancora una volta Fabio Fognini, sconfitto da Muller. Il ligure, pur giocando tutto sommato un discreto tennis, nei punti chiave si è innervosito e ha perso la testa, regalando quasi la vittoria al lussemburghese.

Anche nel doppio, dove la coppia Fognini-Bolelli, difendeva il successo dello scorso anno, ha abdicato al primo turno. L’inizio anno del tennis azzurro non sembra essere cominciato sotto i migliori auspici, ma la speranza di una sterzata e magari di ripetere l’impresa di Flavia Pennetta a New York è sempre viva perchè il talento non manca.

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Rodella Alessandro