Fantacalcio Serie A 2015/16: i consigli per la 21/a giornata

Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!

POLLICE SU – Nuovo giro, nuova corsa. In attesa della chiusura della sessione invernale del calciomercato (e delle fanta-riparazioni), il campionato di Serie A va avanti. Alla vigilia della 21/a giornata è già tempo di formazioni e noi, come sempre, vi proponiamo un undici consigliato e uno da lasciare in panca.
Fra i pali della top11 inseriamo Berisha (sarebbe troppo facile consigliare un Handanović in forma strepitosa): l’albanese della Lazio è reduce da una grande prestazione contro la Juve in Coppa Italia e riteniamo possa ripetersi contro il Chievo all’Olimpico, magari mantenendo la porta inviolata. A difesa di Berisha tentiamo la scommessa Zúñiga, fresco di trasferimento al Bologna e candidato a una maglia da titolare. Assieme al colombiano, scegliamo Tolói (sempre pericoloso su palla inattiva) e Lazaar (sarà una bella sfida con Widmer su quella corsia, sempre che lo svizzero recuperi dai suoi acciacchi). A centrocampo, spazio a Brozović (contro il Carpi a San Siro, dopo aver riposato in Coppa, sarebbe un delitto non metterlo), de Roon (mente e cuore di un’Atalanta in cerca di punti al Matusa), Saponara (sfida da ex e dal sapore particolare per il numero 5 empolese) e Suso (dopo il gol al Palermo potrebbe ripetersi in quel di Verona). Infine, il trio offensivo: Ciofani (sfida salvezza troppo importante con l’Atalanta: il Frosinone ha bisogno delle sue reti), Zapata (prevediamo una gara a Palermo ricca di gol e il colombiano è tornato in tutti i sensi) e Pavoletti (in uno stato di forma strepitoso: 5 centri nelle ultime tre uscite; chi c’è l’ha, non lo lascia certo in panchina).

POLLICE GIÙ – Prima di abbozzare la formazione, è bene tenere presente che alcuni giocatori salteranno il prossimo turno. Su tutti, i dodici squalificati: Cigarini, Paredes, Vecino, Gagliolo, Cofie, Andjelković, Danilo, Soriano, Vrsaljko, Magnanelli, Masina e Burdisso. Attenzione che ci sono anche infortunati recenti, come Maurício, Biglia e Missiroli, o giocatori che rimarranno in dubbio fino all’ultimo, come Tonev, Alonso, Bruno Peres, Nicola Rigoni, Widmer, David López e Torosidis.
Con queste premesse, l’undici sconsigliato è composto da Sorrentino in porta (la partita con l’Udinese si preannuncia ricca di occasioni, il portiere rosanero potrebbe esaltarsi o lasciarci le penne, tanto vale non rischiare), difesa a tre con Suagher (il nuovo giocatore del Carpi potrebbe già esordire dal primo minuto, ma l’impegno – a San Siro contro l’Inter – è di quelli improbi), Helander (titolare inamovibile dopo la partenza del messicano Márquez, lo svedesone dovrà braccare Pavogol, non proprio un compito da prima elementare) e Rüdiger (a Torino contro la Juve, finora non ha dato l’impressione di grande costanza e continuità); in mezzo al campo rinunciamo volentieri a Bruno Fernandes (un solo assist in 17 presenze: per un centrocampista da bonus è qualcosa di inconcepibile), De Rossi (partita più da cartellino che da exploit in zona punti), Hallfreðsson (da re degli assist nella passata stagione, a re delle insufficienze in quella in corso) e Lollo (alcuni dicono che “non c’è due senza tre”, ma ci pare improbabile che il buon Lorenzo possa segnare anche a sua Maestà Samir); davanti non scomodiamo Denis (rischia che Monachello gli soffi il posto), Defrel (ballottaggio serrato con Falcinelli, che nelle ultime uscite ha convinto di più) e Džeko (contro la Juventus all’andata fece un grande gol, promettendo scintille per i mesi successivi, ma il bosniaco ultimamente è irriconoscibile).