Torino, Ventura: “Immobile? Ha portato allegria all’interno dello spogliatoio”
L’allenatore del Torino Giampiero Ventura, dopo il pareggio per 1-1 contro il Sassuolo, si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza post-partita. Queste le sue principali dichiarazioni:
Quale insulto omofobo ho lanciato per essere espulso? Non credo di aver aperto bocca, l’arbitro ha letto nel mio volto un’espressione di disappunto al momento di un suo fischio e ha ritenuto opportuno espellermi. Il rapporto con Celi comunque è buono, è un arbitro che ho incontrato spesso, dunque non c’è alcun problema.
Stasera ho due sensazioni diverse: rammarico e soddisfazione. Rammarico perché giocavamo in un campo non facile, il Sassuolo in casa è imbattuto ed è reduce da due grandi partite contro Inter e Napoli; il rammarico sta nel fatto che potevamo fare un gran risultato, peccato essere stati recuperati. La soddisfazione deriva dalla prestazione disputata: nel calcio si vince e si perde, credo però che stia tornando nei miei ragazzi la gioia nel giocare a calcio.
Nel primo tempo abbiamo creato molti presupposti senza concretizzare, siamo però tornati il Torino che gioca con la voglia di confrontarsi e divertirsi.
Immobile? Nella sua annata migliore la squadra giocava in funzione di Immobile e Cerci. In quell’estate abbiamo prodotto denaro importante con le loro cessioni. Credo che anche Cerci avrebbe voluto tornare, io l’avrei preso anche volentieri ma ora giochiamo diversamente, avremmo fatto solo il male del ragazzo. Siamo contenti per Ciro, che ha portato un po’ di allegria in spogliatoio, allegria che ci serviva molto.
Mercato? Non lo so, se va via qualcuno deve arrivare qualcuno. Ci sono alcuni giocatori che vorrebbero cambiare maglia per giocare di più; il presidente, senza colpi di testa, se avrà un’occasione per migliorare la rosa lo farà. Finora abbiamo lasciato 6-7 punti in modo folle: nel calcio ho imparato che contano i fatti e non le parole, oggi abbiamo dimostrato di esserci con i fatti. Vogliamo raggiungere gli obiettivi sia della squadra che dei singoli da qui a maggio.
Sarri-Mancini? Credo che qualsiasi cosa uno dica, trova la controparte opposta. Qualcuno sostiene che Mancini non doveva lamentarsi davanti alle telecamere, qualcuno invece pensa abbia fatto bene. Trent’anni fa una cosa del genere non sarebbe uscita dal campo, oggi invece succede.