Serie B – Il pagellone della 22/a giornata

10 – Avellino e Pescara. Il 2016 si apre come si era chiuso il 2015 per i lupi e per gli abruzzesi. La truppa di Tesser ottiene la sua quinta vittoria consecutiva, vendicando la sconfitta nel derby d’andata contro la Salernitana e raggiungendo la zona playoff grazie alla rete del partente Trotta. I biancocelesti hanno la stessa striscia positiva dopo il 2-1 al Livorno e salgono al terzo posto.

9 – Ante Budimir. Continua lo straordinario campionato dell’attaccante croato, che sale in doppia cifra aprendo le marcature della super sfida tra Crotone e Cagliari. Non male per un giocatore che l’anno scorso non aveva mai trovato la via del gol con il St. Pauli nella seconda serie tedesca. Complimenti al Direttore Sportivo Peppe Ursino per aver creduto in lui e per averlo preso in prestito con diritto di riscatto fissato a un milione e mezzo: ora vale già almeno quattro volte tanto.

8 – Filip Raicevic. Il Vicenza torna a vincere dopo più di un mese uscendo così dalle sabbie mobili e lo fa grazie alla doppietta del montenegrino, giunto a quota otto reti in stagione.

7 – Ternana e Virtus Entella. Terzo risultato utile di fila per i rossoverdi, che battono 1-0 il Trapani e si portano così a metà classifica lasciando momentaneamente la zona calda. Bene anche l’Entella, che si riscatta dopo due sconfitte alla fine del girone d’andata asfaltando l’Ascoli con quattro gol solo nel primo tempo.

6 – Virtus Lanciano. Segnali di ripresa incoraggianti per i ragazzi di D’Aversa, che superano una Pro Vercelli in caduta libera vedendo ora sempre più vicina la zona playout.

5 – Manuel Scavone. Farse espellere allo scadere del primo tempo in uno scontro diretto non è esattamente la cosa più utile da fare se giochi in una squadra che lotta per uscire da un momento complicato.

4 – Livorno e Ascoli. Tanto tuonò che piovve. I toscani perdono ancora (quarto ko in serie) e sono ora al diciottesimo posto. Incredibile considerando come erano partiti i labronici. La prestazione dell’Ascoli a Chiavari si può invece riassumere con un aggettivo: imbarazzante. Prendere quattro gol in un tempo è cosa ingiustificabile, avere una difesa così ancora di più.

3 – Salernitana. L’esonero di Torrente sembra ormai inevitabile dopo la sconfitta nel derby contro l’Avellino, la quarta consecutiva per i granata, ora al penultimo posto in classifica. Ai nastri di partenza era la più accreditata tra le neo-promosse, sta deludendo le attese.

2 – Arbitro Pezzuto. Il direttore di gara di Brescia-Cesena commette una serie incredibili di errori facendosi sfuggire di mano la partita. Tra espulsioni, rigori non dati e tanto altro, l’incontro finisce con la vittoria dei lombardi e le proteste furibonde di squadra, staff e dirigenza romagnola.

1 – Pietro Leonardi. Bufera in quel di Latina. Il già indagato ex direttore sportivo del Parma viene visto entrare nello spogliatoio dell’arbitro prima della partita e, dopo l’incredibile rigore non concesso al Novara, i sospetti si alimentano. Dopo le vicende della scorsa stagione forse sarebbe meglio che certi personaggi stessero lontani dal mondo del calcio.