Fantacalcio Serie A 2015/16: i consigli per la 20/a giornata

Fare la formazione prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!

POLLICE SU – Superata la boa in mezzo al mare, anche il fantacalcio si appresta a vivere tutto d’un fiato il girone di ritorno del campionato. Come sempre, iniziamo col proporvi il nostro undici consigliato, a partire dall’estremo difensore, che stavolta ha il nome scontato e affidabile di Samir Handanović. Il portierone nerazzurro, atteso dalla trasferta di Bergamo, è quello che in trasferta ha subito meno nel girone d’andata. Una garanzia, insomma. A sua protezione, mettiamo Bruno Peres (quando parte palla al piede è imprendibile), Izzo (il difensore del Genoa inizia ad assicurare buoni voti) e Rugani (con Barzagli fuori, l’azzurrino può dimostrare ad Allegri tutto il suo valore). In mezzo al campo, scegliamo Florenzi (con l’arrivo di Spalletti potrebbe avanzare il suo raggio d’azione), Bonaventura (faro del Milan in tutti i sensi. A San Siro arriva la Viola, ma lui è sempre una sicurezza), Pepe (due gol di fila per il clivense, sembra che il lungo infortunio sia ormai solo un brutto ricordo) e Di Gaudio (il Carpi non ha mollato, lo dimostra la vittoria contro l’Udinese sabato scorso, e Di Gaudio potrà essere prezioso in termini di bonus). Infine, il tridente: Pavoletti (a Marassi contro il Palermo; dopo il rientro dalla squalifica, per lui tre centri in due gare), Inglese (niente male questo ventiquattrenne ex Carpi) e Immobile, un nome che non t’aspetti (rientrerà dai convocati e sfiderà il Frosinone, se l’avete già in rosa, è la scommessa che vale la candela!).

POLLICE GIÙ – Prima di illustrarvi la nostra squadra sconsigliata per la ventesima giornata, vi segnaliamo i sicuri assenti. A parte i cinque squalificati (F. Melo, Cannavaro, Berardi, Moisander e G. Rodríguez), occhio agli ultimi infortunati: Paletta, Mesbah, Barzagli, Badelj e Toni. Infine, da seguire l’evolversi della situazione per quei giocatori in dubbio, per i quali occorrerà attendere le rifiniture e le convocazioni dei rispettivi allenatori. Fra questi ci sono Grassi, Diakité, Hetemaj, Costa, Manolas, Nainggolan e Morata.
Veniamo dunque all’undici sconsigliato, che presenta Berisha fra i pali (la papera contro la Fiorentina, per sua fortuna ininfluente, non è un gran segnale di sicurezza da parte del portiere albanese), Cherubin (sostituto di Paletta, ma di fronte avrà Icardi e compagni), Ariaudo (rileverà lo squalificato Cannavaro proprio quando i suoi giocheranno contro il Pipita, quando si dice fortuna…) e Abate (avrà il suo bel daffare contro gli esterni della squadra di Paulo Sousa) in difesa; mentre a centrocampo collochiamo Barreto (media voto piuttosto bassa per il paraguaiano ex Palermo, da uno come lui sarebbe lecito pretendere di più), Wszołek (mamma mia, la trasferta di Roma per lui e per questo Verona non promette bene), Honda (insidiato da Boateng, là in fascia sembra un pesce fuor d’acqua) e Medel (grande grinta e quantità, ma se ci sono alternative da bonus, meglio lasciarlo in panchina). Infine, un tridente “pericoloso”: Denis (non vorremmo che le voci di mercato abbiano su di lui effetto negativo), Ciofani (quando non segna, cioè spesso, è quasi sempre insufficiente) e Pazzini (con Toni presumibilmente fuori causa, tocca a lui guidare l’attacco veronese all’Olimpico, ma il Pazzo di una volta sembra non esserci più).