Tennis, anteprima Australian Open

Manca meno di una settimana all’inizio del primo slam dell’anno, l’Australian Open. Come sempre, la preparazione fisica sarà un fattore determinante e i pochissimi tornei svolti come “antipasto” sono serviti soprattutto per testare le condizione atmosfere a Melbourne, dove ci si aspetta un caldo torrido.

Partiamo dal campo maschile, dove le previsioni si concentrano in un solo nome: Novak Djokovic. Sembrerà facile dirlo, ma anche esaminando ogni possibile sorpresa sarebbe clamoroso che il serbo non arrivi almeno in finale o che non conquisti il suo sesto Australian Open. Il numero uno del mondo infatti  si è sempre trovato benissimo nel continente australe e, tralasciando la sconfitta subita da Wawrinka due anni or sono, ha dominato tutte le ultime edizione.

Ecco, proprio Stan Wawrinka: forse è l’unico che può impensierire il serbo nella corsa verso il titolo, ma soprattutto dipenderà in quale parte del tabellone sarà piazzato lo svizzero e se riuscirà ad estrarre dal cilindro le sue solite “bordate” nei match che contano. L’altro elvetico, Roger Federer, è anch’esso posizionato sul secondo gradino del podio; dopo la sconfitta con Raonic a Brisbane (voci attendibili dicono che era già miracoloso che stesse in piedi), la sua candidatura al titolo si è leggermente affievolita, ma la sua classe garantirà sicuramente grande spettacolo e ottimi colpi.

Andy Murray e Rafael Nadal non sembrano essere preparati per poter arrivare in fondo alla competizione, ma potrebbero approfittare di qualche eliminazione eccellente e regalare ai proprio tifosi una speranza in più. Poi si sa, il tennis è uno degli sport più imprevedibili e, una volta entrati nella seconda e decisiva settimana del torneo, tutti i giocatori rimasti avranno le giuste carte in tavola per ambire alla vittoria.

Nel circuito femminile, quest’anno (e forse per la prima volta dopo molto tempo) regna più incertezza; Serena Williams non sembra più essere così imbattibile e le avversarie non mancano. Ma partiamo proprio dalla numero uno del mondo e dominatrice del 2015 (fino alla partita persa contro Roberta Vinci): sull’americana comincia a pesare la carta d’identità che quest anno alla voce età dice 34.

La mia modesta e discutibile previsione si poggia così su Vika Azarenka; la bielorussa, tornata al successo a Brisbane, è in ottima condizione e sembra poter essere finalmente giunto il momento per conquistare il primo titolo slam della sua carriera.

Maria Sharapova guida il trenino delle outsider di lusso, insieme a Simona HalepGarbiñe Muguruza. Per quanto riguarda queste tre giocatrici, è lecito aspettarsi tanto e un loro successo non è assolutamente così impensabile.

Da buoni patriottici, diamo spazio anche ai colori azzurri: diciamola franca, rivedere un successo italiano dopo quello di Flavia Pennetta a Flushing Meadows è pura utopia, ma sognare non costa nulla. Tra i maschietti Andreas Seppi (che l’anno scorso stupì il mondo intero battendo Federer) e Fabio Fognini (che in coppia con Simone Bolelli può ripetere il successo della passata edizione) sono i fiori all’occhiello di un movimento in lenta crescita. Per le donne, le speranze sono riposte su Sara Errani e Roberta Vinci, ma non escludiamo una possibile sorpresa di nome Camila Giorgi.