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Calcioscommesse, inchiesta Dirty Soccer: le richieste della Procura Federale

Sono arrivate oggi le attese richieste della Procura Federale della FIGC in merito al filone del Calcioscommesse legato all’inchiesta Dirty Soccer, condotta dalla Dda di Catanzaro. L’indagine, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha portato alla richiesta di svariati punti di penalizzazione per le società coinvolte e di squalifiche e sanzioni per una lunga serie di tesserati.

Gioacchino Tornatore (vice di Palazzi) e i suoi collaboratori hanno ricostruito il sistema illecito che ha coinvolto 28 società (la posizione del Barletta è stata stralciata) e 49 tesserati. Tra i nomi dei tesserati finiti sotto accusa spicca quello di Arturo Di Napoli, attuale tecnico del Messina, accusato di aver partecipato attivamente alla combine di L’Aquila-Savona. La Procura ha chiesto per lui complessivamente 4 anni di squalifica e 60mila euro di ammenda. 6 mesi di inibizione e 30mila euro di ammenda invece la richiesta per Fulvio Pea, allora tecnico del Monza e oggi sulla allenatore della Cremonese. Per quanto riguarda le squadre coinvolte, pesantissime le richieste per L’Aquila (32 punti di penalizzazione e 205 mila euro di multa), Pro Patria (20 punti di penalizzazione) e Santarcangelo (12 punti di penalizzazione), tutte e tre attualmente in Lega Pro.

LEGA PRO E SERIE D – Ecco le richieste della Procura per quanto riguarda le squadre di Lega Pro: Akragas (-4 punti e 4.700 euro ammenda), Santarcangelo (-12 punti e 135.000 euro di ammenda), Savona (-3 punti e 30.000 euro di ammenda, già penalizzata in estate per la partita contro il Teramo), Tuttocuoio (-3 punti). Tra i Dilettanti pene severe per: Montalto (-9 punti e 3000 euro di ammenda), Due Torri (-2 punti), Hinterreggio (-2 punti), Neapolis (-22 punti e 5000 euro di ammenda), Pro Ebolitana (-1 punto), Puteolana (-6 punti e 3.400 euro), Sorrento (-6 punti), Torres (-7 punti e 30.000 euro di ammenda), Vigor Lamezia (-2 punti e 25.000 euro di ammenda). Queste invece le richieste di Tornatore per quanto riguarda la responsabilità presunta: Aversa (-1 punto), Cremonese (-1 punto), Fidelis Andria (-1 punto), Frattese (-1 punto), Grosseto (- 1 punto), Livorno (-1 punto), Monopoli (-1 punto), Pavia (-1 punto), Prato (-1 punto), Scafatese (-1 punto), Maceratese (-1 punto).

TUTTI I TESSERATI – Eugenio Ascari: 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda, più altri sei mesi di squalifica e 10mila euro per l’illecito aggravato. Salvatore Astarita: 5 anni di squalifica e la preclusione, più altri 3 anni di squalifica e un’ammenda di 120mila euro per illecito aggravato. Andrea Bagnoli: 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda, più altri sei mesi di squalifica e 10mila euro di ammenda per illecito aggravato. Abdoulayé Baldé: 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda, più altri 6 mesi di squalifica e 10mila euro di ammenda per illecito aggravato. Felice Bellini: 9 mesi di inibizione e 20mila euro di ammenda. Gianni Califano: 4 anni di inibizione e 60mila euro di ammenda. Fabio Caserta: 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda. Luca Cassese: 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda. Daniele Ciardi: 5 anni di squalifica e preclusione, più un anno e 6 mesi di squalifica e 160mila euro per illecito aggravato. Antonio Ciccarone: 5 anni di inibizione per l’associazione più 6 anni di inibizione e 180 mila euro di ammenda. Luigi Condò: 4 anni di inibizione e 60mila euro di ammenda. Ninni Corda: 3 mesi di squalifica. Giuseppe Cosentino: 6 mesi di inibizione e 30mila euro di ammenda. Fabio Di Lauro: 4 anni e 7 mesi di squalifica e 135mila euro di ammenda. Ercole Di Nicola: 6 anni e 3 mesi di inibizione più 185mila euro di ammenda. Mirko Garaffoni: 3 anni di squalifica e 50 mila euro di ammenda più altri 6 mesi di squalifica e 10 mila euro di ammenda per illecito aggravato. Adolfo Gerolino: 4 anni e 6 mesi di squalifica più 80 mila euro di ammenda. Domenico Giampà: 3 anni di squalifica e 50 mila euro di ammenda; Pietro Iannazzo: 4 anni di squalifica e 80 mila euro di ammenda. Gianmarco Ingrosso (posizione stralciata). Pasquale Izzo: 2 anni di squalifica per «fattiva collaborazione» (articolo 24 Cgs). Pasquale Lo Giudice: 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda. Fabrizio Maglia: 6 mesi di squalifica e 10 mila euro di ammenda. Bruno Mandragora: 6 mesi di squalifica e 30 mila euro di ammenda. Emanuele Marzocchi: 2 anni di squalifica per «fattiva collaborazione» (articolo 24 Cgs). Vincenzo Melillo: 3 anni di squalifica e 50 mila euro di ammenda più 6 mesi di squalifica e 10 mila di ammenda per illecito aggravato. Francesco Molino: 5 anni di inibizione e preclusione, più 1 anno e 6 mesi e 30 mila euro di ammenda. Raffaele Moxedano: 10 mesi di squalifica e 50 mila euro di ammenda. Mario Moxedano: 5 anni di inibizione più preclusione, più 3 anni e 8 mesi di inibizione in continuazione più 80 mila euro di ammenda. Vincenzo Nucifora: 4 anni e 2 mesi di inibizione e 70mila euro di ammenda. Armando Ortoli: 4 anni di squalifica e 60mila euro. Maurizio Antonio Pagniello: 4 anni e 6 mesi di inibizione più 70 mila euro di ammenda. Antonio Palermo: 5 anni di inibizione più preclusione, più inibizione di 1 anno e 6 mesi e 30 mila euro ammenda. Armando Pellicanò: 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda. Luciano Pignatta: 3 anni e 6 mesi di squalifica e 60 mila euro di ammenda. Daniele Piraino: 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda. Giacomo Ridolfi: 3 anni e 8 mesi di squalifica e 70 mila euro di ammenda. Mario Ruga: 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda. Giuseppe Sampino: 6 mesi di inibizione e 10 mila euro di ammenda in continuazione. Massimiliano Solidoro: 4 anni di squalifica e 90 mila euro di ammenda. Marcello Solazzo: 5 anni di squalifica e 90 mila euro di ammenda. Paolo Somma: 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda. Marco Tosi: 4 anni di squalifica e 70 mila euro di ammenda. Mohamed Lamine Traoré: 4 anni e 6 mesi di squalifica e 80 mila euro di ammenda. Andrea Ulizio: 4 anni e 6 mesi di squalifica e 80 mila euro di ammenda. Mario Ulizio: 5 anni di inibizione più preclusione, più 1 anno e 6 mesi di inibizione e 110 mila euro di ammenda. La procura ha stralciato le posizioni di Massimiliano Carluccio, Alessandro Magni e Gianmarco Ingrosso. La sentenza è attesa per settimana prossima.