MotoGP: è il tempo degli Ultras, i tifosi di Màrquez non vanno al Mugello
Il fuoco di Sepang e Valencia divampa ancora. La stagione che ha visto incoronare Lorenzo campione tra le mille polemiche non è ancora terminata e forse non terminerà per molto altro tempo.
Quello che è tipicamente un periodo di costruzione, di prove, di organizzazione per quella che è la stagione successiva della MotoGP, sia di piloti e scuderie, sia dei tifosi, quest’anno sta dando vita a tutto fuorché questo. È stata resa nota proprio in settimana infatti la notizia, piuttosto clamorosa, della rinuncia da parte del fan club Italia di Marc Màrquez di recarsi ad assistere alla gara del Mugello.
I fatti. Sui social vengono pubblicate le seguenti parole da parte dei sostenitori italiani di Marc: “Siamo davvero dispiaciuti di dover prendere questa drastica decisione ma al momento la situazione non è delle più rosee e l’ambiente è davvero pericoloso”.
La decisione sarebbe la conseguenza naturale di quelle che a quanto pare sono vere e proprie minacce ricevute dai fan dell’altra sponda, i sostenitori gialli di Valentino Rossi, considerato proprio dai suoi fedelissimi palesemente defraudato di una delle più grandi occasioni degli ultimi anni. Ciò che è successo è grave, è antisportivo, è odioso, ha tolto l’ultima possibilità al Dottore; questi molto probabilmente sono i pensieri dei tifosi del 46.
Soluzioni? Le parole le porta via il vento, ma ci si potrebbe provare. O almeno i diretti interessati potrebbero cercare di non far arrivare a tanto i propri sostenitori. Vale è ancora deluso, lo è comprensibilmente. E dopo le dichiarazioni a caldo non ha più parlato, né per stemperare né per accusare.
Lorenzo un po’ ci ha sguazzato. D’altronde ha vinto, non ha nessuna intenzione di far considerare di poco conto il suo titolo, con la pancia piena però non ha voluto in nessun modo distendere gli animi, seppure la lotta, anche a parole, sia una delle caratteristiche tipiche della personalità del maiorchino.
Màrquez ci ha provato a gettare acqua sul fuoco, almeno in apparenza. Ma ormai è fin troppo facile considerare che dietro il suo sorriso angelico in realtà si nasconda altro.
Ed è così che i tifosi dell’italiano provano a farsi “giustizia personale”, concretamente o magari solo per un facile sfogo da tastiera; qualcosa che non è propriamente tipico di un ambiente motoristico, un qualcosa che non si è visto nemmeno ai tempi della rivalità Rossi-Biaggi.
Situazione davvero paradossale. Certo è che la vicenda di stagione scorsa è e sarà destinata a lasciare strascichi per molto tempo. Ma mentre in molti si chiedono proprio quale sarà il futuro dei rapporti, i comportamenti che i piloti avranno tra loro l’anno prossimo, i primi a scontare veri e propri effetti in prima persona sono gli appassionati.
Perché la decisione è presa e a meno di ribaltoni o interventi clamorosi dovrebbe essere mantenuta fino alla gara. Situazione ingigantita? Pericolo reale? Possibili i diversi punti di vista, ma di sicuro mai ci saremmo immaginati che al 2016 anche in MotoGP sbarcassero gli ultras…