Basket, All Star Game – Al PalaTrento finisce 154-148, Peterson festeggia vittoria e 80esimo compleanno

Non è mai una partita vera, ma è sempre una festa: questo il senso di ogni All Star Game che si rispetti. Quello andato in scena oggi al PalaTrento non ha fatto eccezione: c’era il ritorno del “derby” tra Valerio Bianchini e Dan Peterson, c’era attesa per gli eventi di contorno, c’era un pubblico caldo in una piazza che da qualche anno ha abbracciato in pieno il basket.

Di fronte a circa 3.000 spettatori si sono svolte le consuete tre celebrazioni: la gara delle schiacciate, la gara del tiro da tre, e ovviamente la partita tra due rappresentative con il meglio (o quasi) dell’attuale Serie A. Su quest’ultimo punto, il problema è noto: la partita è “allegra”, ma non per questo non rischiosa; e tra le convocazioni e l’evento può succedere di tutto, come ben sa Jerome Dyson – il quale è stato malmenato alcune notti fa: dovrà osservare 30 giorni di riposo assoluto, difficile dire quando lo rivedremo sui campi di Serie A.

La cronaca dal parquet, invece, ci dice di una gara del tiro da tre vinta dal “milanese” Krunoslav Simon (33 su 76, pari al 43.4 percento, in Serie A, e 16 punti nel turno di finale), mentre la gara delle schiacciate è stata vinta dal “nostro” Awudu Abass (Cantù), davanti a Micah Downs (Caserta) e Trent Lockett (Trento): quest’ultimo, in particolare, si è reso protagonista dell’incidente più strano della serata: a inizio serata, ancora in borghese, ha cercato una schiacciata saltando un sedicente fotografo che altri non era che il compagno di squadra Peppe Poeta: due tentativi, due colpi sulla macchina fotografica, che ha ferito Poeta allo zigomo (due punti di sutura).

Infine, come si evince dal punteggio (154-148), l’esibizione è stata un festival delle difese allegre (solo 9 falli fischiati): dopo una prima metà di gara favorevole al Dolomiti Energia Team, i ragazzi della coppia Peterson-Menetti recuperano punto su punto, e nell’ultimo periodo accendono la freccia del sorpasso quando uno scatenato Tyrus McGee (Cremona), con un 6 su 6 da fuori (9/14 nella serata intera), mette le ali ai suoi e chiude il punteggio con la schiacciata di fine partita. I suoi 35 punti, conditi anche da 6 rimbalzi e 2 assist, non bastano però a valergli il titolo di MVP, che va ad Alex Kirk (Pistoia), autore di 31 punti (14/16 da due), 6 rimbalzi, 7 schiacciate e 3 assist per 37 punti di valutazione.

 

CAVIT TEAM-DOLOMITI ENERGIA TEAM 154-148 (35-46, 66-78, 108-108)
Cavit All Star Team: Aradori 6, Gaddy 2, Green 13, Hunt 10, Johnson 27, Kirk 31, McGee 35, McLean 4, Nunnally 14, Polonara 8, Tonut 4. All.: Peterson e Menetti.
Dolomiti Energia All Star Team: Abass 16, Blackshear 6, Bramos 5, Christon 10, Daye 20, Downs 13, Logan 28, Pascolo 4, Simon 14, Vitali 3, White 23, Wright 6. All.: Bianchini e Buscaglia.
Arbitri: Mazzoni, Biggi e Calbucci.
Published by
Pietro Luigi Borgia