Home » Eredivisie olandese, la TOP 11 della prima parte del campionato 2015/2016

Giusto in tempo per fare a tutti gli auguri di buon anno e per diluire l’attesa che ancora ci separa dall’inizio del girone di ritorno, abbiamo pensato di mettere insieme una Top 11 dei giocatori messisi più in luce sin qui in Eredivisie. L’Ajax è andato in letargo invernale da primo in classifica ma la situazione attuale è tutt’altro che scolpita nel marmo visto che il PSV Eindhoven, secondo, è a tre punti mentre il Feyenoord, terzo, dista cinque lunghezze. Particolarmente appassionante è la lotta per i quattro posti che valgono l’accesso ai play-off di post season per la qualificazione ai preliminari di Europa League (sei squadre in cinque punti) ma anche la sfida per evitare il terz’ultimo posto sembra avere ancora qualcosa da dire. Intanto, vediamo chi ha meglio figurato in queste prime quindici partite: squadra titolare, riserve e due prospetti tra i più interessanti. Buona lettura!

Cillessen Ajax PPPORTIERE: Jasper Cillessen (Ajax, 1989). Quando sei il portiere di una squadra prima in classifica e hai incassato appena undici gol in sedici partite vuol dire che, tra i pali, ci si può seriamente fidare di te. L’estremo difensore ajacide raramente è stato affidabile come quest’anno e sta dimostrando di star finalmente raggiungendo la giusta fiducia in sé stesso non solo col pallone tra i piedi, che è il motivo per cui s’è imposto all’inizio, ma anche quando è chiamato a sporcarsi le mani e a fare quel che in teoria è il suo principale dovere, ossia salvare il risultato.

Karsdorp Feyenoord PPTERZINO DESTRO: Rick Karsdorp (Feyenoord, 1995). Nell’NBA c’è un premio che si chiama Most Improved Player e che si assegna ogni anno al giocatore che più è migliorato nell’arco della stagione (o, perlomeno, questa sarebbe la logica). Nel calcio non esistono ancora riconoscimenti di questo genere ma, se ci fossero, Karsdorp se ne meriterebbe uno senz’altro. Nonostante non abbia compiuto ancora 21 anni, infatti, l’attuale terzino destro del Feyenoord s’è imposto in un ruolo lontanissimo da quelli di trequartista centrale o esterno destro offensivo, per i quali è stato formato nelle giovanili. Nonostante sia quindi in qualche modo figlio di una mutazione genetica recente, il giovane Rick non solo s’è preso il posto fisso in squadra ma è anche diventato uno dei migliori terzini di tutto il campionato pur conservando il piede da numero 10, che gli ha permesso di far registrare ben sei assist fin qui (numero fantasmagorico per un difensore esterno).

Veltman AjaxDIFENSORE CENTRALE: Joël Veltman (Ajax, 1992). Arrivato ormai alla terza stagione da titolare indiscusso dell’Ajax, Veltman non è più un nome misterioso per la gran parte degli appassionati di scouting calcistico. L’ormai quasi 24enne Joël è un giocatore di rara eleganza e un difensore piuttosto efficace sia quando cura la fase difensiva propriamente detta, sia quando è chiamato a dare una mano nell’impostazione delle azioni dal basso. Inoltre è piuttosto abile nel gioco aereo e, in più, ha il vizietto del gol, a cui ogni tanto si abbandona sia coi classici colpi di testa sui calci piazzati, sia con cose tipo questa. Se metà delle grandi europee si sono già segnate il suo nome un motivo c’è.

Kashia VitesseDIFENSORE CENTRALE: Guram Kashia (Vitesse, 1987). Se Veltman gioca in modo signorile e raffinato, il capitano georgiano del Vitesse è all’esatto opposto del numero 3 dell’Ajax: è ruvido, spigoloso, roccioso, talvolta persino grezzo nel suo difendere. Ciò nonostante, il centrale giallonero è ormai da diverse stagioni uno dei calciatori col rendimento più costante di tutta l’Eredivisie. Leader naturale e capopopolo carismatico, Kashia è uno degli idoli della tifoseria di Arnhem e non è difficile capire perché: oltre a far parte di quella schiera di giocatori capaci di prendere più o meno sempre la sufficienza e che danno sempre tutto in campo, il numero 37 giallonero ha anche un discreto vizio del gol, che l’ha portato a segnare quindici volte in quasi sei anni (e quest’anno ne ha già messi tre).

Meijers ADO Den Haag PPTERZINO SINISTRO: Aaron Meijers (ADO Den Haag, 1987). Può essere sorprendente che in una Top 11 di Eredivisie trovi posto il capitano dell’ADO, squadra normalmente coinvolta nella lotta per non retrocedere e solitamente molto poco ambiziosa. Eppure il buon Meijers è da anni uno dei giocatori più affidabili di tutto il campionato, si infortuna molto raramente, rimedia pochi cartellini e, soprattutto, ha uno standard di rendimento piuttosto elevato, oltre che costante. Giocatore particolarmente abile a spingere sulla fascia e a crossare, ha imparato negli anni a difendere sempre meglio e, se c’è da lottare, non si tira mai indietro e non si spaventa di fronte a niente. In tutto ciò, in questo girone d’andata scarso di Eredivisie, ha già fatto registrare tre assist e un gol.

Gudelj Ajax PPMEDIANO: Nemanja Gudelj (Ajax, 1991). Serbo di formazione calcistica quasi totalmente olandese, Gudelj è il regista basso dell’Ajax di quest’anno e i Lanceri l’hanno pagato ben sei milioni – cifra importante per il mercato interno oranje – all’AZ Alkmaar la scorsa estate, dopo la sua annata monstre da undici gol. In possesso di un destro precisissimo e piuttosto potente che lo rende minaccioso quando conclude da fuori area, gode anche di una tecnica di base eccellente e di una visione di gioco piuttosto sviluppata che ne fanno il prototipo del regista moderno ed efficace. Il metronomo ajacide è fin da subito diventato uno degli imprescindibili di de Boer: non ha saltato una sola partita fin qui e la sua importanza in mezzo al campo è assolutamente capitale per gli equilibri di squadra biancorossi.

Klaassen Ajax PPINTERNO DESTRO: Davy Klaassen (Ajax, 1993). Viene definito abbastanza a sproposito “il nuovo Bergkamp”, probabilmente a causa della capigliatura bionda e del fatto che veste la maglia numero 10 dell’Ajax ma le analogie con il leggendario giocatore dell’Arsenal rischiano davvero di terminare qui. A differenza dell’illustrissimo metro di paragone, infatti, Klaassen è un centrocampista e, sebbene nasca trequartista, è diventato una delle mezzali migliori d’Olanda, il che gli ha anche aperto le porte della Nazionale quasi due anni fa. Tecnicamente mostruoso, il capitano dei Lanceri è particolarmente abile nel palleggio e nell’assist, ha un QI calcistico fuori scala e di anno in anno migliora i suoi numeri, particolarmente in zona gol. Come non premiare il suo andamento straordinario in questo primo scorcio di stagione con un posto in Top 11?

Pröpper PSV EindhovenINTERNO SINISTRO: Davy Pröpper (PSV Eindhoven, 1991). Molto probabilmente, Pröpper è stato semplicemente il miglior giocatore del PSV Eindhoven da inizio stagione a oggi. Di un’incollatura eh, ma il centrocampista ex Vitesse ha probabilmente fatto meglio anche dei vari Guardado (fino all’ultimo in lizza col compagno per un post in questa Top 11), de Jong e Pereiro, dimostrando una continuità che può risultare sorprendente solo a chi non avesse fatto attenzione all’evoluzione del giocatore nei suoi ultimi due anni ai gialloneri di Arnhem. Uomo ovunque della mediana delle Lampadine, pur avendo caratteristiche molto diverse da quelle di Wijnaldum Pröpper ne ha di fatto preso il posto all’interno degli equilibri dei Boeren, garantendo corsa e giocate di qualità (talvolta mettendo anche una pezza al rendimento altalenante di Maher, fin qui non confermatosi sui livelli dell’anno passato). Profilo nettamente in ascesa come conferma anche la sua prima presenza in Nazionale di qualche mese fa, il numero 6 del PSV è uno dei giocatori da tenere molto d’occhio nel prossimo anno e mezzo perché tutto lascia pensare che possa ancora migliorare molto nonostante non sia più un minorenne da un pezzo.

Tannane Heracles Almelo PPALA DESTRA: Oussama Tannane (Heracles Almelo, 1994). Nello strepitoso avvio di stagione dell’Heracles di quest’anno c’è tanto, tantissimo del giocatore marocchino. Idolatrato dal Polman Stadion – non senza ragione –, Tannane è una della più grandi rivelazioni dell’Eredivisie 2015/2016, almeno per quanto concerne il torneo sin qui. Un vero peccato che l’infortunio di fine settembre gli abbia tolto un mese e mezzo di campionato dove i bianconeri, senza di lui, hanno faticato non poco. Nelle ultime quattro partite dell’anno (giocate nuovamente tutte da titolare) pare comunque aver ripreso un buon andamento – due gol e due assist – e questo colpo di coda di fine 2015 ce lo ha fatto preferire a El Ghazi, esploso contemporaneamente a Tannane (forse persino di più) ma schiacciato dai problemi degli ultimi tre mesi, che ne hanno limitato moltissimo il rendimento e l’efficacia.

Luuk de Jong PSV Eindhoven PPPUNTA CENTRALE: Luuk de Jong (PSV Eindhoven, 1990). I numeri dicono che, almeno per adesso, ancora non c’è in tutto il campionato una punta centrale più forte e continua dell’ex Twente, oggi capitano del PSV Eindhoven. De Jong finora non ha lasciato il proprio zampino in appena cinque delle sedici gare giocate fin qui ed è primo nella classifica dei cannonieri, dimostrando anche in questa stagione la sua superiorità rispetto alla stragrande maggioranza dei pari ruolo. Nel suo repertorio si contano gol di testa di qualunque genere e tipo, una tendenza istintiva ma efficace all’assist attraverso dei passaggi filtranti e il gioco di sponda ma anche una buona capacità di giocare palla a terra nonostante il fisico longilineo, che anzi gli conferisce una certa sinuosità. Tuttavia il suo pregio più notevole è probabilmente la capacità di lettura dell’azione e degli spazi che si possono creare in transizione offensiva: è mentalmente sempre un passo avanti rispetto al diretto marcatore ed è ugualmente bravo sia in campo aperto, sia in situazioni di “ingolfamento”, con tanti uomini nell’area avversaria.

Kuyt FeyenoordALA SINISTRA: Dirk Kuyt (Feyenoord, 1980). Gallina vecchia fa buon brodo, specie se è bionda, specie se è olandese, specie se si chiama Dirk Kuyt. L’attaccante originario di Katwiijk è tornato a Rotterdam, casa sua calcisticamente parlando,  dopo nove anni di assenza passati tra il Liverpool e il Fenerbahçe. L’entusiasmo scatenatosi tra i tifosi per il suo ritorno è stato pareggiato solo da quello dei media, degli addetti ai lavori e, ovviamente dei tifosi stessi, una volta che il vecchio Dirk ha dimostrato di essere tutt’altro che un vecchio leone sul viale del tramonto. I tredici gol (uno solo in meno del capocannoniere provvisorio de Jong) segnati fin qui sono da un lato una dichiarazione d’intenti di Kuyt – che vuole vincere lo scudetto che da troppo tempo manca al Feyenoord e possibilmente raggiungere i 100 gol con la maglia dei Rotterdammers – così come il segno evidente che il capitano del popolo del de Kuip è ancora ampiamente decisivo a quasi trentasei anni. Chapeau.

John Stegeman Heracles AlmeloALLENATORE: John Stegeman (Heracles Almelo). Nonostante il calo di rendimento quasi fisiologico degli ultimi due mesi è indubbio che l’Heracles stia facendo un campionato di altissimo profilo e del tutto inaspettatamente, per giunta. Uno degli artefici principali del successo dei bianconeri è senz’altro mister Stegeman il quale, lo scorso anno, ha salvato la squadra – non senza patemi – e in questa stagione sta disegnando un vero e proprio capolavoro coi suoi Heraclieden, a sei punti dal podio e da una eccezionale qualificazione diretta all’Europa League con una rosa infinitamente inferiore per quantità e qualità non solo alle tre grandi tradizionali ma, probabilmente, anche a Vitesse, Groningen, Utrecht, PEC Zwolle, ADO Den Haag e NEC Nijmegen.

IN PANCHINA

Room VitesseEloy Room (Vitesse, 1989). Il quasi 27enne originario di Cuaraçao difende i pali del Vitesse dal 2008 con alterne fortune ma tutto fa presagire che questa sia la sua stagione più di ogni altra. Room, infatti, probabilmente non ha mai avuto un rendimento alto come quello di quest’anno: certo, l’affidabile retroguardia che lo protegge male non gli fa ma c’è anche il suo zampino nel fatto che le Aquile di Arnhem abbiano la seconda miglior difesa del campionato.

van Hintum PEC ZwolleBart van Hintum (PEC Zwolle, 1987). Terzino sinistro e colonna dello Zwolle da quasi cinque anni, van Hintum è uno di quei giocatori di cui non si parla quasi mai ma che dà un contributo preziosissimo in campo su quella fascia sinistra che è il suo naturale territorio di caccia. L’anno scorso ha avuto un rendimento sopra le righe, testimoniato da sette assist in campionato, ma anche in questa stagione si sta confermando su alti livelli nonostante la squadra funzioni un pochino meno bene rispetto al biennio 2013-2015.

Van Eijden NEC NijmegenRens van Eijden (NEC Nijmegen, 1988). Difensore centrale roccioso del NEC, van Eijden è uno dei motivi – probabilmente il principale – per cui la retroguardia rossoneroverde funziona piuttosto bene, quest’anno. Dai modi spicci ma efficaci, il prodotto delle giovanili del PSV è ormai uno dei simboli della compagine di Nimega (sono ormai sei anni e mezzo che è di casa al Goffertstadion). L’esperto Rens conta ormai quasi duecento apparizioni in campionato e guida con sicurezza, con la personalità e con l’esempio un reparto che normalmente è costituito da ragazzi molto più giovani di lui.

Hendrix PSV EindhovenJorrit Hendrix (PSV Eindhoven, 1995). Chissà che dietro agli alti e bassi di Maher non ci sia anche la crescita di questo ventenne di belle speranze che, dopo le quaranta presenze complessive nei suoi due primi anni con la prima squadra, in questa stagione pare essere definitivamente assurto al ruolo di titolare nella posizione di mediano di fronte alla difesa dei Boeren. Pochi capelli ma tanto talento: ne risentiremo parlare…

Foor NEC NijmegenNavarone Foor (NEC Nijmegen, 1992). Il tigre nel motore del NEC Nijmegen, l’uomo ovunque. Dovunque uno si giri quando affronta i rossoneroverdi rischia di vedere il numero 25. Mezzala di quantità e qualità – espressione abusata ma vera, in questo caso – che non si risparmia mai, Foor è uno dei tanti piccoli segreti del bel NEC di quest’anno. Avvertenza: ogni tanto gli piace tirare

Ziyech TwenteHakim Ziyech (Twente, 1993). Essere il capitano – appena spodestato – di una squadra in crisi nerissima dal punto di vista tecnico non aiuta quando anche la società è finanziariamente conciata malissimo. Da habitué dell’alta classifica, oggi i Tukkers lottano per non retrocedere dopo un processo di decadenza veramente velocissimo e per i tifosi di Enschede dev’essere una sofferenza andare allo stadio. Uno dei pochissimi motivi per comprare un biglietto per il De Grolsch Veste era però Ziyech: “era” perché il giocatore è semplicemente troppo bravo per lottare per la salvezza in Eredivisie e, al 90%, se ne andrà a breve.

Santos NEC NijmegenChristian Santos (NEC Nijmegen, 1988). Ogni tanto c’è da togliersi il cappello di fronte alla bravura nello scouting dei dirigenti olandesi e questo è uno di quei casi. Il centravanti venezuelano, completamente sconosciuto al grande pubblico, è stato arpionato dalle profondità delle serie minori tedesche e portato in Olanda un anno e mezzo fa. Da allora, Santos ha segnato 34 gol in 51 partite di campionato, trascinando i compagni alla promozione prima e al fantastico campionato di cui sono protagonisti ora poi. Certo, avere come partner di reparto Limbombe aiuta ma è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare.

I PROSPETTI

Utrecht 2015-2016Sébastien Haller (Utrecht, 1994). Sostituire il Boymans devastante dello scorso anno non era stato facile ma il francesino non aveva deluso, andando in doppia cifra già dopo i suoi primi sei mesi di Eredivisie. Il centravanti (titolare?) dell’Utrecht ha saltato tutte le partite (tranne una) anche in questa prima parte dell’anno ma Haller, ancora una volta, non l’ha fatto rimpiangere, firmando undici gol tra agosto e dicembre. Considerando che non ha ancora neanche 22 anni e le sue statistiche parlano di 22 gol in 33 partite di campionato nel primo (spezzato) anno di esperienza oranje, cos’altro deve fare un giocatore per essere considerato un prospetto in rampa di lancio?

Pereiro PSV EindhovenGastón Pereiro (PSV Eindhoven, 1995). Un impatto con l’Eredivisie semplicemente devastante, per farla breve. Il talento uruguaiano s’è preso la scena in modo indimenticabile: ha esordito da titolare contro l’Ajax all’AmsterdamArenA e ha realizzato la doppietta che ha consentito ai Boeren di uscire vittoriosi dal big match. Da lì in poi, era l’ottava giornata, il giocatore uruguagio ha iniziato a essere considerato pronto per fare il titolare da Cocu e ha messo a segno altre cinque gol (e due assist). In possesso di un mancino educatissimo e di un talento strabordante, il futuro delle Lampadine è tutto del giovane Gastón. A meno che non venga venduto prima, ovviamente…