Mancano due settimane alla nomina del Pallone d’Oro Femminile 2015: ci sembra giusto fare una piccola scheda sia per le finaliste nella categoria Migliore Calciatrice Femminile che in quella di Miglior Allenatore Femminile.
Cominciamo dagli allenatori: la prima finalista è Jill Ellis, l’allenatrice della Nazionale degli Stati Uniti che ha vinto il suo terzo titolo mondiale ai FIFA Women’s World Cup in Canada quest’estate, raggiungendo la vetta della sua carriera. Ellis lavora con la federazione americana di calcio femmminile dal lontano 2000, quando fu chiamata a sostituire Tom Sermanni. E’ stata l’allenatrice in pectore nel 2012 per sette partite prima di diventare CT ufficiale nel 2014. Il cammino in Canada è stato glorioso e ha visto la squadra a stelle e strisce vincere contro Australia, Nigeria, Germania e il Giappone campione in carica.
Il secondo finalista è Mark Sampson, il giovanissimo allenatore gallese dell’Inghilterra che a soli 33 anni ha portato la sua nazione ad una sorprendente vittoria nella Cyprus Cup ed al terzo posto nel
in Canada. Il traguardo è notevole, visto che mai l’Inghilterra aveva vinto una gara oltre le qualificazioni in un torneo mondiale di calcio femminile. Grazie a lui leIl terzo finalista è Norio Sasaki, l’allenatore della Nazionale Femminile del Giappone che ha portato per la seconda volta la
Passiamo ora alle calciatrici: la prima è Carli Lloyd, la centrocampista americana che ha segnato più di tutte la vittoria della sua nazionale ai FIFA Women’s World Cup Canada 2015 in Canada vincendo anche il titolo di Adidas Golden Ball e arrivando seconda come capocannoniera dietro Celia Sasic. La finale contro il Giappone è stata in pratica decisa da una sua tripletta e il suo gol da centrocampo sarà ricordato per lungo tempo come uno dei gol più memorabili segnati durante una finale di Coppa del Mondo femminile. La Lloyd ha all’attivo oltre 200 presenze nella Nazionale USA di cui è un pilastro dal 2005 ed ha guidato la sua nazionale all’oro olimpico a Londra nel 2012.
La seconda finalista è la piccola centrocampista del Giappone Aya Miyama, che compensa la sua minuta statura con una grandissima personalità in campo ed una notevole tecnica che la fanno risaltare sul terreno di gioco. Alla sua quarta partecipazione ad un Mondiale, la 30enne è il capitano e il fulcro del gioco del Giappone che ha raggiunto la finale ai Mondiali, purtroppo persa con gli USA, mostrando a tutti, nonostante la sconfitta, la sua intelligenza tattica, la sua capacità di dettare il gioco, la sua tecnica limpida e la sua freddezza dal dischetto, tutte qualità che l’hanno resa un elemento chiave della squadra nipponica e una giocatrice stimata in tutto il mondo. Con oltre 150 presenze all’attivo in Nazionale e tre titoli di Giocatrice Asiatica dell’Anno Miyama continua a portare esperienza e eccellenza tra i ranghi della Nadeshiko.
La terza finalista è l’attaccante tedesca Celia Sasic, giocatrice che ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato quest’anno dopo aver lasciato un marchio indelebile sul calcio femminile tedesco e su quello mondiale. Al Mondiale in Canada ha vinto il titolo di capocannoniere con sei reti davanti all’americana Carli Lloyd e ha mostrato la sua tecnica e la sua freddezza sotto rete che l’hanno definitivamente eletta come bomber di razza. La Sasic ha vinto la 2015 UEFA Women’s Champions League con il Frankfurt e ha segnato più reti l’anno scorso che qualunque altra giocatrice in Frauen Bundesliga o in Champions League ed è stata eletta Giocatrice Tedesca dell’Anno e Giocatrice Europea dell’Anno. La Sasic si è ritirata dal gioco all’età di 27 anni dopo 111 presenze e 63 reti nella Nazionale tedesca.