Tennis, il pagellone della stagione 2015 ATP

10 – Novak Djokovic. Il serbo è stato l’autentico protagonista della stagione dominando in lungo e in largo su ogni superficie. L’unica pecca è stata la finale persa al Roland Garros, ma si è rifatto alla grande vincendo Australian Open, Wimbledon e Us Open, oltre al Master di fine anno.

9 – Roger Federer. Lo svizzero, nonostante l’età, continua ad esprimersi su un livello altissimo ed è stato l’unico capace di  impensierire il numero uno del mondo (anche di batterlo) e ora nel 2016, complice una programmazione più mirata, abbandonerà molti tornei sulla terra rossa per concentrarsi sulle olimpiadi di Rio.

8 – Stan Wawrinka. L’altro elvetico è stato l’unico in grado di vincere uno slam quest’anno, oltre a Djokovic. Questo voto è dovuto in particolare a questo, ma in tutto il resto della stagione è riuscito comunque ad esprimersi su livelli molto alti.

7 – Andy Murray. Il britannico non è stato autore di un’annata come le sue ultime trascorse, ma aver portato la Gran Bretagna alla vittoria in Coppa Davis ha decisamente salvato lo scozzese da una sicura insufficienza.

6 – Jo-Wilfred Tsonga. Alzi la mano chi nelle ultime due stagione aveva sentito parlare del francese nel tennis che conta. Era praticamente sparito dalla top ten, ma quest’anno è stato capace di risalire la classifica raggiungendo le semifinali a Parigi e la finale nel Master 1000 di Shanghai.

5 – Rafael Nadal. Dimentichiamoci il Nadal alieno di qualche stagione fa. Il livello dello spagnolo è calato decisamente, e ora vincere uno slam sembra utopico. I suoi tifosi continuano a crederci, ma quest’anno non essere arrivato in nessuna finale major gli costa un voto negativo.

4 – Tomáš Berdych. Il ceco anche in questa stagione è stato autore di tornei a livello mediocre, mai oltre le semifinali. Eppure il talento e il fisico sono dalla sua parte, ma gli manca sempre qualcosa per competere con i primissimi. E ormai non è più giovanissimo.

3 – Grigor Dimitrov. Si è sentito parlare di lui per la separazione con Maria Sharapova, e niente di più. Sarebbe uno dei giocatori più talentuosi di tutto il circuito, ma il suo essere estroverso non gli ha ancora concesso il palcoscenico che merita.

2 – Ernest Gulbis. 11 partite vinte su 35, si è salvato per essersi aggiudicato qualche torneo Challenger. Il lettone ormai è questo: prendere o lasciare; troppo discontinuo e pazzo per definirsi vero “tennista”.

1 – Nick Kyrgios. Quest’anno è stato il suo anno, ma solo per le apparizioni sui giornali e per le “sciocchezze” commesse nel circuito. E’ stato capace di battere Federer a Madrid e di raggiungere i quarti di finale nella sua Australia (dimostrazione che il suo tennis tutto di potenza è ottimo), ma la testa e la giovane età gli giocano ancora troppi brutti scherzi.

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Rodella Alessandro