FC Vaduz: il principe della Super League svizzera
Siamo giunti quasi al termine della nostra rassegna sulle squadre di Raiffeisen Super League: oggi è il turno del FC Vaduz, la squadra (in rosso) del Principato del Liechtenstein, “ospite” (come tutte le connazionali) dei campionati di calcio elvetici.
La particolarità di questo club, è quella di essere, formalmente, di nazionalità del Principato del Liechtenstein. Tuttavia, a differenza di ciò che accade (per esempio) nella Repubblica di San Marino, la federazione calcistica del Principato (Liechtensteiner Fussballverband – LFV) non organizza un vero e proprio Campionato nazionale, ma solamente una Coppa di Lega (la Liechtensteiner Cup). Le compagini del Liechtenstein partecipano, quindi, ai campionati svizzeri di calcio, in varie categorie.
Dell’edizione attualmente in corso della Liechtensteiner Cup, sono stati giocati i quarti di finale a novembre: la squadra in rosso (che ha vinto il trofeo 43 volte) se la vedrà, in semifinale, con l’Eschen (squadra militante nella 1 Lega Promotion svizzera), ed è, ovviamente, favorita. La vittoria della Coppa è importante, in quanto consente, alla squadra vincente, di partecipare ai preliminari di Europa League, incassando i relativi premi UEFA: cifre non elevate, considerato che il club si ferma presto, normalmente (sfiorò la qualificazione alla fase a gironi nel 2002, e quest’anno è stato eliminato nel “derby” dal Thun, nel secondo turno preliminare); ma che, a questi livelli, fanno la differenza, nel budget annuale.
Il Vaduz ha conquistato, con lo svizzero Giorgio Contini (attuale allenatore) in panchina, nella stagione 2013/14, l’accesso alla Super League, difeso lo scorso anno, con successo (a retrocedere fu l’Aarau, come ricordiamo). Quest’anno la battaglia, per la squadra del Principato, sembra essere più complessa: i punti conseguiti, finora, sono, infatti, solamente 15 (frutto di 2 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte). La differenza reti è di – 10, vale a dire solo 17 gol segnati, (l’attacco peggiore del campionato), a fronte di 27 subiti: tanti in assoluto, ma non la difesa meno performante del torneo (lo Zurigo ne ha presi ben 40!). Anche il Lugano di Zeman, che rimane l’avversaria diretta della squadra del Principato, ne ha incassati di più: 34. La differenza reti, invece, per i ticinesi, è di -9.
Come gioca il Vaduz? Contini, pur conscio dell’oggettivo valore tecnico dei suoi ragazzi, è allenatore assai duttile tatticamente, con l’unica certezza della difesa a 3. E lo schema funziona, visto che i rossi, di reti, ne subiscono poche. Davanti, il giovane albanese Albion Avdijaj, con 3 gol all’attivo, è il giocatore più prolifico della squadra, e questo dice tutto. Il tecnico, però, fa giocare i suoi sovente con tre punte, o con 3-4-1-2, in modo da garantire superiorità di uomini a centrocampo e davanti, provando, con il numero, a supplire ai limiti tecnici dei suoi giocatori.
Questo fa si che il Vaduz giochi in modo abbastanza piacevole, e si sia dimostrato un boccone indigesto per tutti: anche il grande Basilea ha faticato, per portare a casa i tre punti dall’inospitale Rheinpark, uno dei campi più freddi del Campionato, in questo periodo (circa 6.000 posti la capienza massima, impianto costruito nel 1998). Il Vaduz è ultimo anche nella classifica degli spettatori: 33.811 totali, per una media di 3.757 a partita. Certamente, va considerato il bacino d’utenza: la città conta 5.000 abitanti residenti, e il Principato del Liechtenstein, circa 37.000.
Che prospettive ha la squadra di Contini? Sicuramente, è una delle candidate alla retrocessione. È disposta ottimamente in campo, subisce poche reti (è la sesta difesa del torneo, e non è un particolare di poco conto); ma davanti è, oggettivamente, piuttosto sterile. Dando per scontato che lo Zurigo, nel girone di ritorno, cambierà marcia, i ragazzi in rosso se la dovranno vedere, quasi di sicuro, con la neopromossa Lugano. I bianconeri sono stati, sino a poche settimane fa, zemaniani in difesa e non in attacco; tuttavia, sembra abbiano trovato, nelle ultime giornate, una certa quadratura. In ogni caso, la prima partita del girone di ritorno, vedrà la squadra del Principato contrapposta, a Cornaredo, proprio ai ticinesi, attualmente avanti di quattro lunghezze. Non sarà uno spareggio, ovviamente: però, appare evidente che un’eventuale sconfitta (come avvenuto nel girone d’andata) complicherebbe moltissimo le cose. Non resta che attendere.
(9 – Continua. Per leggere le precedenti puntate, clicca sui nomi delle squadre: Basilea, Grasshopper, Young Boys, San Gallo, Thun, Lugano, Zurigo, Sion)